Succo d'arancia, import in netto calo nell'ultimo decennio

Succo d'arancia, import in netto calo nell'ultimo decennio
Negli ultimi dieci anni le importazioni di succo di arancia dell'Italia sono fortemente diminuite. Infatti, nel corso della campagna agrumaria ottobre 2004 - settembre 2005 le importazioni di succo di arancia dell'Italia (espresse in quantità equivalente di arance fresche) ammontavano a 552mila tonnellate, mentre nella campagna 2013/14 a 160mila tonnellate. Come si può vedere nella tabella riportata di seguito, la flessione delle importazioni è stata costante in tutto l'arco temporale considerato.

Nello stesso periodo, le esportazioni di succo di arancia (sempre espresse in quantità equivalente di arance fresche) sono aumentate da 550mila a 603mila tonnellate.
E' evidente quindi che nel periodo in esame il saldo attivo dell'Italia relativo ai succhi di arancia è cresciuto, sia in termini di quantità sia in valore. Ad esempio, in termini di volume, la differenza tra esportazioni ed importazioni indicano per l'ultima campagna una differenza di oltre 440mila tonnellate di succo, espresso in quantità equivalente di arance fresche.

Questi dati potrebbero sorprendere gli addetti ai lavori in quanto evidenziano come - nel periodo in esame - siano cresciute le quantità di arance italiane trasformate in succo. Ciò è avvenuto in un contesto caratterizzato dalla riforma dell'Organizzazione Comune di Mercato che ha rimodulato le misure di aiuto finanziario per gli agrumi destinati alla produzione di succo. Questi cambiamenti hanno anche determinato una parziale ristrutturazione della filiera attraverso la chiusura di molti impianti di estrazione del succo, soprattutto quelli di dimensioni medio-piccole.

Le maggiori flessioni delle importazioni di succo di arancia si sono verificate per i succhi di arancia congelati e per i succhi di arancia non fermentati e non congelati, con brix compreso tra 20 e 67. Nel primo caso si è passati da circa 32mila tonnellate importate nella campagna 2004/05 a 7.500 tonnellate nella campagna 2013/14, mentre nel secondo caso da 22mila tonnellate a 6.400 tonnellate.
Sul fronte dell'export, c'è stato un lieve incremento per i succhi concentrati e congelati, cresciuti da 55 a 58mila tonnellate.





Fonte: Ismea servizi