Protagonisti dell'Ortofrutta, trionfa il Trentino Alto Adige delle mele

Premi ad 11 imprenditori di settore e a Scarpellini, battuta pepata sulle fiere

Protagonisti dell'Ortofrutta, trionfa il Trentino Alto Adige delle mele
"Protagonisti dell'Ortofrutta italiana" premia il Trentino Alto Adige e la sua produzione per antonomasia, le mele. La terza edizione del riconoscimento promosso dal periodico di settore Corriere Ortofrutticolo insieme al Cso, che assegna un riconoscimento agli 11 imprenditori in copertina nel corso dell'anno precedente scegliendo poi un vincitore assoluto cui viene assegnato il Premio Ortofrutta d'Italia, si è svolta venerdì sera nel suggestivo contesto della Cantina Rotari di Mezzocorona, a Trento, e ha visto trionfare il sistema melicolo della regione ospitante.

"Una realtà che ci rende orgogliosi, una  esperienza unica ed  inimitabile che vede  prevalere  i valori comuni di un intero territorio sulle singole individualità", ha detto il presidente del Cso Paolo Bruni nello spiegare i motivi della scelta prima di consegnare il "trofeo" a Ennio Magnani presidente di Assomela e Georg Kössler, leader del Consorzio Mela Alto Adige.

Il Sistema delle mele del Trentino Alto Adige con le Organizzazioni di Produttori associati ad Assomela ed Apot, è stato ricordato, esprime circa il 65% della produzione di mele nazionale, ottenuta da 14.000 frutticoltori associati a 5 Consorzi specializzati nel settore del fresco su una superficie di circa 25.000 ettari, con un valore di oltre un miliardo di  euro.

Sul palco, nel corso della serata, erano sfilati in precedenza gli 11 protagonisti delle copertine 2014 del mensile, chiamati da Bruni in ordine alfabetico:

Monica Artosi, direttore generale di Cpr System, Emilia Romagna ("raro esempio di giovane donna al vertice di una grande impresa della filiera che all'insegna dell'efficienza e della buona gestione ha percorso rapidamente tutti i gradini della carriera", la motivazione); Luca Battaglio, presidente Battaglio Spa, Piemonte ("per aver fatto diventare insieme al fratello Siro l'azienda di famiglia tra le realtà private più efficienti dell'ortofrutta italiana e tra i primi quattro importatori nazionali"); Ettore Cagna, leader di Agricola Don Camillo, Emilia Romagna ("dal paese di Don Camillo e Peppone è passato al coordinamento del Comitato melone dell'organismo interprofessionale con l'obiettivo di creare un sistema nazionale forte come quello francese. E ci sta riuscendo"); Raffaella di Donna, responsabile qualità e marketing della Eredi Di Donna, Puglia ("esempio di passaggio generazionale che funziona", ha detto Bruni: "la lady dell'uva da tavola sta facendo crescere l'azienda attraverso marketing e innovazione varietale"); Luciano Di Pastina, presidente Gruppo San Lidano, Lazio ("ha messo a punto e portato al successo, partendo dalla tradizione di famiglia, i prodotti freschi di quarta gamma, emergendo come un innovatore grazie anche a una formula organizzativa glocal"; premio ritirato dalla figlia); Marco Eleuteri, direttore commerciale Aop Armonia, Campania ("un paladino del Sud che cresce e di un'aggregazione autentica della produzione orientata verso varietà vincenti"); Luca Granata, direttore generale di Melinda, Trentino Alto Adige ("Melinda è il marchio italiano più conosciuto tra i consumatori di ortofrutta; un successo che Granata sostiene con instancabile energia", la motivazione); Ottavio Guala, past president Fedagromercati e vicepresidente Caat, Piemonte ("dopo 50 anni di lavoro al Mercato di Torino ha un'eredità da lasciare ai grossisti del nostro Paese: credere nella centralità del loro ruolo nella filiera anche per il futuro"); Stefano Soli, direttore marketing Alegra, Emilia Romagna ("manager di lunga esperienza e con tante ricette per il rilancio di settore; crede nel ruolo dei giovani e ha il marketing come passione");  Raffaele Spreafico, presidente Spreafico Spa, Emilia Romagna ("ha l'innovazione nel Dna; la Spreafico con la nuova generazione, presidia con puntiglio i canali della distribuzione e ha rafforzato la sua visione internazionale"); Josef Wielander, direttore Vip Val Venosta, Trentino Alto Adige ("si sente l'allenatore di una squadra da primato che ha scelto il marchio di origine per valorizzare la mela, una ricchezza").



Il momento della consegna del premio Ortofrutta d'Italia a Magnani e Kössler. Nelle due prime edizioni, organizzate in Veneto ed Emilia, il riconoscimento era andato rispettivamente a Pietro Ciardiello e Angelo Benedetti. In alto, tutti i premiati nella serata di Mezzocorona.

Gli organizzatori hanno assegnato inoltre un riconoscimento a Domenico Scarpellini, storico presidente di Macfrut, che ha lasciato al termine dell'edizione 2014: "dobbiamo tutti dire grazie a Domenico per quanto ha fatto per il nostro settore", ha commentato Bruni prima che lo stesso Scarpellini ripercorresse brevemente i traguardi raggiunti sottolineando l'importanza di una rassegna "divenuta punto d'incontro per l'intera filiera".

Subito dopo è stato proiettato il video di uno degli sponsor della serata, Fruit Innovation, e la parola è passata all'Ad di Ipack-Ima, Guido Corbella, che in sostanza ha affermato, suscitando qualche brusio, che la rassegna milanese farà di tutto per raccogliere e onorare al meglio l'eredità di Macfrut. Chissà cos'avrà pensato Renzo Piraccini, tra gli ospiti in sala.
 

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