Conad, 45 Pdv nel Nord Est per raddoppiare la quota in Veneto e Friuli Venezia Giulia

Cia e Dao investono. Pugliese: se passa il reverse charge fallisce mezza Gdo

Conad, 45 Pdv nel Nord Est per raddoppiare la quota in Veneto e Friuli Venezia Giulia
“Conad investe ancora, entro il mese di marzo apriremo complessivamente 45 nuovi punti vendita: un’opportunità per i consumatori e i fornitori. Saranno 1.050 gli addetti che lavoreranno solo in Veneto, dove ci aspettiamo di diventare leader assoluti nei prossimi tre anni. Contemporaneamente faremo crescere i fornitori locali, un valore per il nostro consorzio. Ma attenzione: se passa il reverse charge fallirà mezza Gdo e mezza industria italiana...”. Un Francesco Pugliese in “salsa” agro-dolce quello che  ha partecipato ieri a Padova al convegno “La cooperazione ha nuovi spazi” organizzato da Cia-Conad.

La cooperativa Conad Commercianti Indipendente Associati investirà 350 milioni di euro nei prossimi anni, mentre Conad punta su asset sharing, efficienza trasporti, riordino. Questi alcuni spunti emersi dall'evento patavino in cui Pugliese, Ad di Conad e leader dell'associazione distribuzione moderna (Adm), ha detto senza mezzi termini che “il reverse charge è un modo in cui lo Stato mette le mani in tasca alle imprese italiane: un provvedimento assurdo, al pari dell'articolo 62 e dell’etichettatura senza indicazione dello stabilimento”.

A Cia 32 Pdv tra Veneto e Friuli Venezia Giulia

Conad in ogni caso accelera e accresce la presenza di proprie insegne nel Nord-Est attraverso l’acquisizione di 32 punti di vendita a insegna Billa tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia da parte di Cia; occupano una superficie complessiva di oltre 28 mila metri quadri. Dei 26  Pdv in Veneto, si legge in un comunicato stampa, 14 porteranno l’insegna Conad City,  il  negozio di vicinato, 5 diventeranno supermercati Conad e 7, con  una superficie al di sopra dei 1.500 mq, Conad Superstore.  In Friuli Venezia Giulia saranno 5 mila i mq complessivi di superficie.       

Dao esce dai confini e acquista 13 punti vendita

A  questi  si  aggiungono i 13 punti di vendita  in Veneto acquisiti da Dao (Dettaglianti    alimentari organizzati)  per una superficie complessiva  di 12.520 mq.  Per Dao, associata a Nordiconad,  si tratta della prima vera espansione al di  fuori dei confini “storici”  in cui opera sin  dal 1962,  il Trentino Alto Adige.  I 45 Pdv si vanno ad aggiungere ai 3.007 che Conad ha in attività nel 2014. Il cambio delle insegne si completerà entro la metà di marzo.
 
Conad punta a portare la presenza in Friuli Venezia Giulia e nel Veneto ad oltre il 10% (il doppio della quota attuale) nel giro di cinque anni.



«Sviluppo, investimenti, innovazione»

“E’ un’operazione  importante  che mette assieme due cooperative  del sistema Conad per dare vita ad un progetto  che  riguarda  tutta  la  rete  di  vendita  Conad”, ha sottolineato Pugliese.  “I  punti  di  vendita  acquisiti  rappresentano   un  ulteriore  passo nella  direzione  di affrontare la congiuntura economica con lo sviluppo, gli investimenti, l’innovazione. Puntiamo a soddisfare appieno le nuove esigenze di spesa dei clienti, con prodotti e servizi che abbiano il migliore  rapporto  tra convenienza e qualità, e quelle di sviluppo dei nostri soci, con nuove e più capillari forme di distribuzione”.
   
“L’acquisizione  dei punti  di vendita  Billa  è una tappa  importante  del progetto  di sviluppo  che porterà  a rafforzare  la presenza  di Conad nei supermercati  e in una regione,  il Veneto,  in cui fino a pochi mesi fa avevamo  pochi  negozi”,  il commento dell’amministratore     delegato di  Cia Luca Panzavolta. “Il  nostro  obiettivo  è qualificarci  su tante nuove piazze  e meritare  la fiducia  di un  numero crescente  di persone: siamo leader di convenienza e lo sviluppo  in FriuliVenezia  Giulia e nel Veneto non potrà che portare vantaggi ad un numero crescente di clienti”.  
   
“Siamo alla nostra prima autentica uscita dai tradizionali confini del nostro operare quotidiano”,  ha annotato il  presidente  di Dao Ivan Odorizzi. “Puntiamo a raggiungere i 400 milioni di fatturato al dettaglio, 50 dei quali li attendiamo proprio dai punti di vendita rilevati in Veneto, con 130 soci imprenditori e 1.500 occupati”.

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