«Puntare sulla clementina comune è perdente»

La Spagna continua a ridimensionarne il peso - per Bollo vale il 30% - ma in Italia domina

«Puntare sulla clementina comune è perdente»
La clementina italiana soffre? Colpa anche (e forse soprattutto) della scarsa innovazione varietale. Quella "comune", che normalmente realizza prezzi medi di livello basso, rappresenta ancora oggi l’80% circa dell’offerta nazionale. In Spagna, principale competitor della Penisola, la "clemenuless" spagnola, equivalente per calendario di commercializzazione, ha invece un’incidenza decisamente inferiore, come dimostra la composizione del paniere di uno dei colossi iberici del settore, Bollo (sotto la “torta”).



Pepe Vercher, direttore generale di Bollo, lo ha detto chiaramente: "il peso della clemenuless nel nostro assortimento è sceso progressivamente nel corso degli ultimi cinque anni; se fosse superiore al 50% rispetto alle altre varietà, precoci e tardive, anziché crescere del 30% l’anno nel corso dell’ultimo quinquennio, probabilmente avremmo chiuso”.

Serve dunque un cambio di rotta, come sottolineato in più occasioni anche da Marco Eleuteri, direttore commerciale di Aop Armonia, realtà che "limita" al 60% del totale il “peso” della varietà comune.

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