Nuova Zelanda: i produttori di kiwi chiedono cambiamenti

I risultati di un sondaggio evidenziano le linee guida del futuro: tre input per Zespri

Nuova Zelanda: i produttori di kiwi chiedono cambiamenti
Compatta presa di posizione dei produttori di kiwi neozelandesi, che tramite il sondaggio Kiwifruit Industry Strategy Project (Kisp) hanno potuto esprimere le loro preferenze riguardo gli sviluppi futuri dell'industria del kiwi in Nuova Zelanda, mandando messaggi significativi alle figure rappresentative del settore, Zespri su tutti.

Cos'è il Kisp?

Il Kiwifruit Industry Strategy Project è un progetto creato dall'Industry Advisory Council per sviluppare una strategia di lungo termine che garantisca al kiwi neozelandese di rimanere competitivo nel mercato internazionale. Per un Paese come la Nuova Zelanda, che esporta quasi la totalità della sua produzione, è essenziale rimanere costantemente aggiornati sull'evoluzioni dello scenario mondiale, mai così pieno di "minacce" come negli ultimi tempi, considerando il boom della Cina, la necessità di nuove varietà e la lotta alle fitopatologie.
I destinatari sono coloro che amministrano il settore: Zespri, New Zealand Kiwifruit Growers Incorporated (Nzkgi) ed il Governo.

Il sondaggio

AI produttori è stato chiesto di esprimere la propria opinione su questioni strategiche ed amministrative che delineassero una guida per il futuro. Tra i risultati più significativi (anche se non ancora definitivi), trapela una certa voglia di cambiamento per quanto riguarda le gestione dei rapporti tra i produttori stessi ed il colosso Zespri. Infatti:
  • il 92% chiede che venga stabilito un tetto massimo per le quote di partecipazione a Zespri
  • il 91% chiede che venga cambiato il sistema di finanziamento a Zespri in modo tale da massimizzare il ritorno per i produttori stessi
  • il 94% chiede un cambiamento della rappresentanza dei produttori a livello industriale, per garantire pagamenti equi.

Ad ogni modo, va assolutamente sottolineato che la quasi totalità dei votanti (il 98%) è d'accordo con la struttura Single Point of Entry, ovvero l'utilizzo di un unico intermediario (Zespri) per la commercializzazione del prodotto. Ciò significa che i produttori sono molto soddisfatti della gestione commerciale del prodotti da parte di Zespri, comprendendo l'importanza di presentarsi sul mercato come un unico interlocutore.


Le reazioni

"I produttori neozelandesi di kiwi devono essere orgogliosi: hanno dimostrato di costituire un fronte compatto e solido in merito alle visione del loro futuro", è il primo commento di Neil Richardson, Presidente di Kisp. "Un chiaro messaggio è stato mandato a Zespri, alla Nzkgi e al governo su come i produttori vogliono che sia strutturata la loro industria. Sono sicuro che tutti i destinatari ascolteranno molto attentamente questo messaggio".

Neil Trebilco, Presidente della New Zealand Kiwifruit Growers Inc., confida nella collaborazione tra le parti per far sì che le richieste dei produttori siano rispettate. "Anche Nzkgi si impegnerà ad implementare le raccomandazioni espresse nel sondaggio, come espandere il ruolo della nostra organizzazione per il monitoraggio delle performance del Single Point of Entry", ha dichiarato Trebilco.

Zespri, il soggetto sicuramente più interessato, ha accolto favorevolmente gli esiti di questo sondaggio, evidenziando la forte presa di posizione dei produttori nei suoi confronti. "Più del 90% dei produttori ha espresso il proprio desiderio di cambiamento in tre aree in cui Zespri è direttamente coinvolto: le quote dei produttori, il calcolo dei loro margini e la costituzione del Consiglio. Il primo, in particolare, richiederà un duro lavoro, nel quale dovrà essere coinvolto anche il Governo", ha commentato Peter McBride, Presidente di Zespri.

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