Bragotto: IV gamma in ripresa, ora serve più coraggio nel trade

La Linea Verde inizia bene il 2015 (+15%) e cresce in Europa. Il punto su Coop & Go

Bragotto: IV gamma in ripresa, ora serve più coraggio nel trade
Il mercato della IV gamma riprende a lievitare e La Linea Verde, che ha iniziato il 2015 con una crescita a doppia cifra e interessanti prospettive di sviluppo all’estero, guarda con fiducia al futuro: il settore ha le carte in regola per riprende slancio, ma occorre focalizzarsi maggiormente sui prodotti ad alto valore aggiunto, anche attraverso scelte più coraggiose a livello di trade. E’ l’analisi di Massimo Bragotto - direttore commerciale del gruppo guidato dai fratelli Giuseppe e Domenico Battagliola - che non nasconde un certo ottimismo alla luce delle dimaniche del comparto.

Inizio d'anno positivo, ma nel settore restano alcune criticità

“L’anno, per il comparto, è cominciato con il segno più, niente di eclatante ma sicuramente un’iniezione di fiducia dopo che per tutto il 2014 si era rimasti in terreno negativo. Personalmente però, ritengo non sia abbastanza: la IV gamma deve tornare a crescere a doppia cifra. Ci sono tutte le condizioni per farlo, a patto di superare alcune criticità”.
Cioè? “Dobbiamo lavorare meglio e in maniera più strategica”, dice Bragotto. “Questo è un settore in cui permangono una miriade di player e l’incidenza dell’innovazione è bassa rispetto al core business, basti pensare che 7-8 referenze valgono ancora oggi l’80% del mercato. Come dire che l’innovazione è poca e mal distribuita…”.
 

«Più premium per uscire dalla logica dei 99 centesimi...»

Bragotto è convinto che il prodotto premium sia strategico per "uscire una volta per tutte dalla logica degli 0,99 euro a confezione"; "siamo contenti dell'accoglienza e dei risultati ottenuti dalla nostra linea Le Stellate, che si colloca nella fascia alta, e ringraziamo le catene che ci aprono le porte, ma servirebbe più convinzione, puntando in modo deciso sulle referenze che possono alzare il posizionamento. Anche perché, dicono le ricerche, il consumatore ha la percezione di pagare i prodotti più di quanto realmente faccia: perché non avvalersi di questo potenziale vantaggio?”.

Abbondanza di offerta, strategie a corto raggio

Altro punto cruciale, l’offerta: “un mercato da 700 milioni di euro dovrebbe essere gestito in maniera strategica e invece ci sono ancora molte piccole realtà a monte della filiera e troppi prodotti dalla penetrazione medio-bassa. In generale servirebbero più idee e strategie a lungo termine, ancora si ragiona sui 6 mesi e non sui 3 anni”...

Crescita a doppia cifra per La Linea Verde

In questo contesto La Linea Verde, dopo aver chiuso il 2014 con un fatturato di 195 milioni di euro (+5% sul 2013), nei primi tre mesi del nuovo anno sta facendo segnare un +15% “grazie - dice Bragotto - a una sensibile espansione sul mercato europeo e all’acquisizione di una serie di clienti in Italia”. “Siamo in progresso sia con la private label sia con la marca Dimmidisì e ciò è particolarmente significativo in quanto certifica che abbiamo credibilità nel trade”.

Tra le iniziative più significative c'è sicuramente Coop & Go (cliccare qui per leggere la news di Italiafruit in merito): "abbiamo sofferto una certa difficoltà iniziale nella distribuzione dei prodotti perché, pur essendo un progetto concertato, esso va spiegato ai category delle varie cooperative. I volumi sono comunque soddisfacenti, le prospettive di crescita enormi”.



Salgono le quotazioni in Europa, occhio di riguardo per la Francia

Salgono intanto le quotazioni de La Linea Verde sul mercato continentale: “In Europa hanno bisogno di confrontarsi con aziende affidabili, a livello di innovazione sono peggio posizionati rispetto all’Italia: c’è spazio, insomma, per chi propone prodotti qualitativamente superiori soprattutto in Francia dove la qualità media è modesta. Non a caso parteciperemo, il 31 marzo e il primo aprile, all’“Mdd” Expo, la fiera francese dei marchi del distributore. Un mercato interessante, quello transalpino, anche per i piatti unici arricchiti, visto che la loro varietà di proposte è decisamente meno estesa della nostra. Se a ciò aggiungiamo che vari retailer e discounter si stanno evolvendo ma in pochi operano seguendo una logica di category sana, si capisce la nostra attenzione per la realtà francese”.

Nel resto d'Europa, accantonato a causa dell’embargo il progetto-Russia, La Linea Verde ha spostato il “mirino” su Polonia, Paesi Bassi, Germania e vari altri Paesi attutendo gli effetti della chiusura di quello che era ritenuto un mercato strategico.

Tre elementi che inducono a ben sperare

Insomma, si può guardare avanti con ragioenvole fiducia: “Il mercato riprende a crescere, l’azienda è in fase di espansione, la nuova legge sulla IV gamma va nella giusta direzione di garantire il consumatore e chi opera all’insegna della qualità: ci sono le condizioni per sperare in uno sviluppo sano del mercato”, conclude Bragotto.

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