Attualità
Ecco cos'hanno in serbo per il settore Ue, Mipaaf, Ice
Dalla promozione straordinaria a iniziative per il rilancio dei consumi. E sulle fiere...
Complimenti, progetti, spiegazioni, promesse. Ma anche l'invito a bussare più spesso alla porta di chi ha in mano le leve decisionali. Per condividere i destini di un settore che, anche negli anni bui della crisi, ha tenuto duro garantendo posti di lavoro e segni più a raffica nei diversi indicatori. Gli interventi degli ospiti intervenuti all'assemblea Fruitimprese hanno avuto, tutto sommato, il sapore della concretezza.
Riccardo Mario Monti, presidente dell'Ice, si è soffermato sul piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia per il quale sono stati stanziati 230 milioni: "Le prospettive sono interessanti. Dopo anni di scarsa attenzione alla promozione del made in Italy questa è una gigantesca opportunità. Uno dei capisaldi consiste nel rafforzare le grandi fiere nazionali, per quelle del settore ortofrutticolo sono raddoppiati i fondi". "Ma - ha replicato a Salvi secondo cui il Governo dovrebbe individuare un'unica grande rassegna italiana di settore - devono essere gli imprenditori a dire qual è la fiera più efficiente".
"Sarà attivata una grande promozione per i prodotti italiani tipici negli Usa", ha aggiunto Monti. "Un'altra buona notizia è che sono in corso numerosi accordi bilaterali: anche in questo caso una gigantesca opportunità per l'agroalimentare. Il governo sta inoltre lavorando a sistemi di export-financing anche per creare centri distributivi e logistici nei paesi più importanti. E non dimentichiamo l'Expo: è in arrivo flusso gigantesco di b2b, porteremo operatori a vedere il distretto delle mele della Val di Non". In chiusura un appello: "fate rete, usatela e usufruite del nostro istituto per lo sviluppo internazionale".
"La vicenda dell'embargo- ha proseguito - deve aprirci gli occhi: laddove non c'è una strategia comune l'Europa è debole". Altro impegno che assicuro, la riduzione del carico burocratico. Quanto ai controlli, il vero problema è il numero di soggetti diversi che li effettua. Stiamo arrivando alla fine del registro unico dei controlli in agricoltura, che è un primo passo".
In vista iniziative interministeriali per il rilancio dei consumi
Olivero ha proseguito denunciando il problema dei "consumi interni di ortofrutta in drammatico calo: abbiamo perso 18 chili l'anno negli ultimi 15 anni. Abbiamo rilanciato Frutta nelle scuole ma non basta, servono campagne di promozione più puntuali. Dopo l'Expo presenteremo nuove iniziative con Ministro della salute e Mise che terranno conto delle nuove abitudini di consumo". E ancora: "Servono reti strutturate e imprese che abbiano numeri sufficienti per investire in modo strategico, vogliamo spingere i soggetti a lavorare e progettare insieme".
"Una buona impresa capitalistica deve durare nel tempo e garantire lavoro e prospettiva sul territorio", ha proseguito prima di concludere con un ringraziamento agli operatori: "Grazie perché i risultati presentati oggi vanno a beneficio dell'Italia intera".
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Riccardo Mario Monti, presidente dell'Ice, si è soffermato sul piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia per il quale sono stati stanziati 230 milioni: "Le prospettive sono interessanti. Dopo anni di scarsa attenzione alla promozione del made in Italy questa è una gigantesca opportunità. Uno dei capisaldi consiste nel rafforzare le grandi fiere nazionali, per quelle del settore ortofrutticolo sono raddoppiati i fondi". "Ma - ha replicato a Salvi secondo cui il Governo dovrebbe individuare un'unica grande rassegna italiana di settore - devono essere gli imprenditori a dire qual è la fiera più efficiente".
"Sarà attivata una grande promozione per i prodotti italiani tipici negli Usa", ha aggiunto Monti. "Un'altra buona notizia è che sono in corso numerosi accordi bilaterali: anche in questo caso una gigantesca opportunità per l'agroalimentare. Il governo sta inoltre lavorando a sistemi di export-financing anche per creare centri distributivi e logistici nei paesi più importanti. E non dimentichiamo l'Expo: è in arrivo flusso gigantesco di b2b, porteremo operatori a vedere il distretto delle mele della Val di Non". In chiusura un appello: "fate rete, usatela e usufruite del nostro istituto per lo sviluppo internazionale".
Riccardo Maria Monti. Sopra, Andrea Olivero
Il plauso di Olivero: ora puntare su innovazione e sostenibilità
Il viceministro delle Politiche Agricole Andrea Olivero ha reso merito agli imprenditori del settore di aver chiuso il 2014 con numeri in attivo a dispetto dei tanti problemi: clima, crisi dei consumi, embargo. "Occorre puntare su innovazione, qualità e tracciabilità delle produzioni, sostenibilità ambientale", ha detto. "Come Governo siamo impegnati sia sul fronte dell'internazionalizzazione sia sul rilancio dei consumi interni. Condivido la proposta del presidente di Fruitimprese Salvi che chiede un tavolo ministeriale per discutere le problematiche; siamo consapevoli della necessità di operare sulle barriere fitosanitarie"."La vicenda dell'embargo- ha proseguito - deve aprirci gli occhi: laddove non c'è una strategia comune l'Europa è debole". Altro impegno che assicuro, la riduzione del carico burocratico. Quanto ai controlli, il vero problema è il numero di soggetti diversi che li effettua. Stiamo arrivando alla fine del registro unico dei controlli in agricoltura, che è un primo passo".
In vista iniziative interministeriali per il rilancio dei consumi
Olivero ha proseguito denunciando il problema dei "consumi interni di ortofrutta in drammatico calo: abbiamo perso 18 chili l'anno negli ultimi 15 anni. Abbiamo rilanciato Frutta nelle scuole ma non basta, servono campagne di promozione più puntuali. Dopo l'Expo presenteremo nuove iniziative con Ministro della salute e Mise che terranno conto delle nuove abitudini di consumo". E ancora: "Servono reti strutturate e imprese che abbiano numeri sufficienti per investire in modo strategico, vogliamo spingere i soggetti a lavorare e progettare insieme". "Una buona impresa capitalistica deve durare nel tempo e garantire lavoro e prospettiva sul territorio", ha proseguito prima di concludere con un ringraziamento agli operatori: "Grazie perché i risultati presentati oggi vanno a beneficio dell'Italia intera".
La Via: rafforzare le Op con l'ingresso dei privati
Il parlamentare europeo Giovanni La Via ha esordito con un ideale appello: "Utilizzate di più il Parlamento europeo. Ma su tanti fronti il problema nasce a livello nazionale. La questione Irap si deve gestire in Italia, Bruxelles non ne ha competenza. Così per l'Imu agricola, che prevedeva un'imposta superiore al reddito. Sugli aiuti per l'embargo russo si poteva fare di più, è vero. Ma abbiamo mantenuto il budget comunitario per il settore invariato; forse è a livello nazionale che si può operare meglio ad esempio rafforzando le Op con l'ingresso di privati. Anche Frutta nelle scuole può essere fatta meglio evitando che parta a fine anno scolastico. Sugli accordi commerciali andiamo avanti. Dobbiamo negoziare clausole di salvaguardia efficaci nei rapporti con i Paesi emergenti che per loro natura prevedono l'importazione di materia prima in cambio di prodotti lavorati. Mentre il Ttip andrà per le lunghe, non se ne vedrà la luce prima del 2018". Infine un cenno alle barriere fitosanitarie: "molti Paesi ci bloccano anche il pomodoro: dobbiamo essere più uniti, fare le cose insieme".Copyright 2015 Italiafruit News