Fragole, Salvi sprona la Gdo: serve più attenzione per il made in Italy

«Prodotto spagnolo predominante, prezzi inadeguati: urge cambio di passo»

Fragole, Salvi sprona la Gdo: serve più attenzione per il made in Italy
Dopo un inizio promettente, si fa più complicata la situazione della fragola italiana sul mercato interno. Marco Salvi, presidente di Fruitimprese e direttore generale di Salvi-Unacoa, uno dei gruppi protagonisti nel comparto (una cinquantina di ettari a produzione propria nella Piana del Sele concentrati sulla varietà Sabrina e una trentina di ettari nel Cesenate dedicati a Clery, cultivar del Civ), analizza così il trend: “Fino a una decina di giorni fa si lavorava bene; la stagione è iniziata, in ritardo, con volumi limitati e buona qualità, il mercato rispondeva in maniera adeguata. Ora in campagna i quantitativi stanno aumentando, c’è un po’ di accumulo e, di contro, manca un adeguamento veloce da parte della Gdo dal punto di vista dei prezzi in uscita e delle provenienze. Ci aspettiamo e auspichiamo un cambio di passo della grande distribuzione nazionale per aumentare le vedite e riuscire a ottimizzare i risultati per la filiera nelle prossime 4-5 settimane, che determineranno l'esito della campagna”.

“Quando arriva il prodotto italiano - aggiunge Salvi - si tende a dargli priorità anche per ragione di freschezza, ma il prodotto spagnolo è ancora molto presente e i prezzi non sono sufficientemente competitivi per garantire adeguate remunerazioni ai produttori. Non c’è stato ancora, insomma, un cambio di marcia dal punto di vista dell’assortimento e dei prezzi di vendita, non si riesce a ottimizzare la situazione per tutta la filiera".

"E sì che in questo momento - conclude  Salvi - ci sarebbero le condizioni per avere un prodotto di qualità e anche fresco, raccolto oggi e portato nel punto vendita il giorno successivo; una filiera cortissima e la giusta collaborazione tra produzione e distribuzione consentirebbero di ottimizzare i risultati, con soddisfazione per tutti. Manca però una distribuzione equa a livello di filiera. In ogni caso c'è tempo per invertire la tendenza: il grosso dei volumi comincia adesso, speriamo si creino le condizioni per lavorare bene...”.

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