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Maggio nella Gdo: consumi non esaltanti
Vendite a valore molto positive ma volumi in decrescita da gennaio. Peso variabile in affanno
Maggio è da sempre un mese difficile per l'ortofrutta. Alcuni prodotti sono a fine campagna mentre altri non sono nel pieno del periodo produttivo. Quest'anno, complice probabilmente un 2014 difficile, le vendite di ortofrutta nella Gdo sono comunque positive sia a volume che a valore.
Nel caso della spesa possiamo affermare che le performance siano decisamente positive (+9,3% nelle vendite a valore sul totale ortofrutta), ma se diamo uno sguardo ai consumi non possiamo ritenerci altrettanto soddisfatti: il trend riporta sì un +0,9% nelle vendite a volume, ma se guadiamo alle spalle - nei mesi precedenti del 2015 - notiamo un trend decrescente per le quantità (+4,7% a gennaio, +3,6% a febbraio, +2% a marzo e +2,4% ad aprile).
Una prima indicazione può arrivare dall'analisi per macro categoria: la frutta, in effetti, sembra essere la principale responsabile della battuta d'arresto dei consumi, con un -0,4% rispetto all'anno precedente. La verdura, invece, performa positivamente (+2,4%). A valore entrambe le macro categorie sono positive, anche se la verdura in modo più intenso (+10,7% rispetto al +7,9% della frutta). Si rileva in tutti i casi un deciso aumento dei prezzi, che si attesta ad 8,4 punti percentuali nel complesso, con poche differenze se si analizza solamente la frutta (8,3) e la verdura (8,5).
A livello di superfici di vendita si nota una performance lievemente migliore nelle quantità per i supermercati rispetto agli iper, mentre a livello di modalità di vendita sembra riaffermarsi il peso imposto nel paniere di spesa del consumatore a discapito del peso variabile, che sembra in fase discendente se si analizza il trend degli ultimi mesi.
Rimandiamo all'analisi per singola specie per approfondire le dinamiche che hanno portato a questa battuta di arresto dei consumi.
Copyright 2015 Italiafruit News
Trend Gdo a maggio
Nel caso della spesa possiamo affermare che le performance siano decisamente positive (+9,3% nelle vendite a valore sul totale ortofrutta), ma se diamo uno sguardo ai consumi non possiamo ritenerci altrettanto soddisfatti: il trend riporta sì un +0,9% nelle vendite a volume, ma se guadiamo alle spalle - nei mesi precedenti del 2015 - notiamo un trend decrescente per le quantità (+4,7% a gennaio, +3,6% a febbraio, +2% a marzo e +2,4% ad aprile).
Una prima indicazione può arrivare dall'analisi per macro categoria: la frutta, in effetti, sembra essere la principale responsabile della battuta d'arresto dei consumi, con un -0,4% rispetto all'anno precedente. La verdura, invece, performa positivamente (+2,4%). A valore entrambe le macro categorie sono positive, anche se la verdura in modo più intenso (+10,7% rispetto al +7,9% della frutta). Si rileva in tutti i casi un deciso aumento dei prezzi, che si attesta ad 8,4 punti percentuali nel complesso, con poche differenze se si analizza solamente la frutta (8,3) e la verdura (8,5).
Trend per superfici e modalità di vendita
A livello di superfici di vendita si nota una performance lievemente migliore nelle quantità per i supermercati rispetto agli iper, mentre a livello di modalità di vendita sembra riaffermarsi il peso imposto nel paniere di spesa del consumatore a discapito del peso variabile, che sembra in fase discendente se si analizza il trend degli ultimi mesi.
Rimandiamo all'analisi per singola specie per approfondire le dinamiche che hanno portato a questa battuta di arresto dei consumi.
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