la Trentina, il nuovo assetto organizzativo è realtà

Sabato scatta la fase uno del progetto. Si allarga la base sociale, sei i punti chiave del piano

la Trentina, il nuovo assetto organizzativo è realtà
Da sabato prossimo, primo agosto, scatta ufficialmente la fase uno del progetto di riorganizzazione promosso da la Trentina: grazie alla cessione delle attività di lavorazione delle mele gestite dalle singole cooperative al Consorzio, sarà infatti ufficialmente operativo il nuovo assetto.

Un primo traguardo reso possibile anche dall’allargamento della base sociale con l'ingresso di una nuova cooperativa che porta in dote 100 ettari di frutteto entrati nel sistema la Trentina grazie all’approdo di ulteriori produttori nelle associate e alla costituzione di una nuova aggregazione di base, la Cooperativa Agricoltori Singoli Associati del territorio Trentino (Casa).

Il piano di sviluppo, partito lo scorso aprile, prevede, come riporta un comunicato, sei punti chiave che diventeranno operativi in differenti fasi: assetto organizzativo delle attività a livello agricolo, industriale (conservazione e lavorazione), riorganizzazione dell’assetto commerciale, logistico, societario e sviluppo di un’importante politica di valorizzazione. Un’unica strategia dallo sviluppo varietale al mercato, prosegue la nota, per incrementare la produttività in campo, avvicinare i concorrenti e specializzando le cooperative nella gestione dei soci e negli investimenti sulla frigoconservazione; infine la funzione marketing-commerciale del Consorzio verrà potenziata, sia sul mercato interno che in contesti di nicchia e internazionali.

Soddisfazione ai vertici del Consorzio: “E’ per noi motivo di orgoglio - commenta Marco Menegoni (in foto), presidente de la Trentina - aver raggiunto tale obiettivo rispettando i tempi ipotizzati all’inizio dell’anno; un’occasione storica di crescita e di cambiamento positivo per tutti i 1.100 melicoltori trentini che hanno approvato e condiviso i principi del progetto e di tutti quanti vorranno aderirvi in futuro”. 



"Siamo carichi e motivati, pronti a intraprendere la nuova strada e a portare avanti con determinazione  il progetto", dice a Italiafruit News il direttore de la Trentina Simone Pilati. "Ci sono tutti i presupposti per fare bene. E siamo solo all'inizio...".

Con la messa in opera della “fase uno” il Consorzio, si legge ancora nel comunicato, diventa così una struttura organizzativa d’avanguardia, sviluppata sul modello del Consorzio di Gestione delle attività di lavorazione e commercializzazione della produzione raccolta e stoccata dalle cooperative di base.

“Un segnale di grande responsabilità da parte di tutti i frutticoltori de La Trentina aver capito che il futuro della melicoltura risiede nell’aggregare le eccellenze, proprio perché il contesto competitivo a livello internazionale vede emergere solo aziende efficienti specializzate sulle mele”, aggiunge Roberto Della Casa, coordinatore del progetto oltre che managing director di Agroter e Italiafruit News.

L’obiettivo della seconda fase sarà quello di proseguire nel processo di aggregazione, completando l’unione dei frutticoltori trentini fuori dalla Val di Non.

“Insieme a una quindicina di aziende che, come la nostra realtà, erano rimaste libere sul mercato – spiega infine Michele Roncador presidente di Casa – abbiamo aderito con entusiasmo al progetto promosso dal Consorzio la Trentina attraverso una nuova cooperativa appositamente fondata, poiché già da tempo avevamo compreso che solo l’aggregazione poteva garantire continuità e crescita alla nostra azienda. Prima di conoscere il progetto del professor Della Casa non avevamo ancora individuato un percorso convincente per le nostre aziende per cui eravamo rimasti fermi pur con difficoltà crescenti sul mercato. Da oggi, invece, i melicoltori trentini avranno un’opportunità concreta per continuare a coltivare mele e, per questo, dovremo sfruttarla al meglio”.

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