Op e mondo del credito, tutte le criticità

Focus Nomisma-Unaproa: imprese ortofrutticole più indebitate della media dell'agroalimentare

Op e mondo del credito, tutte le criticità

Un focus del Rapporto sulla competitività del settore ortofrutticolo nazionale è stato dedicato al rapporto tra Op e istituti di credito. I ricercatori di Nomisma hanno realizzato un'indagine diretta che ha interessato un campione di Op associate a Unaproa.

“Le imprese ortofrutticole italiane presentano uno stock di debito bancario mediamente più elevato del totale agroalimentare: 24% sul totale passivo contro il 21% del settore agroalimentare”, ha spiegato ieri Denis Pantini di Nomisma. E il trend dell'indebitamento è in crescita.

“Le principali evidenze emerse riguardano la despecializzazione del sistema bancario, che crea molte difficoltà per ciò che attiene la comprensione delle dinamiche del sistema organizzato e di fatto limita l'attività di servizio degli istituti di credito”, ha proseguito il direttore dell'area agroalimentare di Nomisma. Gli intervistati lamentano un'assenza di strumenti di credito adeguati alle esigenze delle Op e una non corretta valutazione del tessuto produttivo delle organizzazioni. In pratica vengono considerate alla stregua di una Pmi.

“Le imprese più indebitate sono quelle più piccole, che pagano oneri finanziari più elevati e spesso hanno bilanci in perdita”, ha detto ancora Pantini. “Le esigenze delle aziende ortofrutticole non sono soddisfatte dal portafoglio prodotti delle banche. Bisogna trovare una sorta di rating delle Op che possa migliorare l'accesso al credito per le singole imprese”.


Maicol Mercuriali
Italiafruit News
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