Spagna, l'export perde colpi

Volumi in calo del 9% a marzo. Nel primo trimestre perde soprattutto la frutta (-8%)

Spagna, l'export perde colpi
Un primo trimestre 2016 a tinte fosche per l'export ortofrutticolo spagnolo, che, secondo gli ultimi dati pubblicati da Fepex, la federazione spagnola dei produttori e esportatori di frutta e verdura, registra segni di cedimento per quanto riguarda l'andamento a volume.

Nel trimestre, in particolare, le spedizioni totali sono scese di circa il 3% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre il valore è aumentato del 5,8% a 3,61 milioni di euro. Il 94% delle quantità sono state immesse nei mercati dell'Unione europea.

"Il declino dei volumi – spiega la Federazione – è dovuto principalmente al calo del mese di marzo, quando le esportazioni sono diminuite del 9% in volume a 1,1 milioni di tonnellate, corrispondenti a 602.268 tonnellate di verdura (-5%) e 555.567 tonnellate di frutta (-12,7%)".

A pesare in modo negativo sulla performance trimestrale è stato il comparto della frutta fresca, in calo del 7,8% in volume per un totale di 1,7 milioni di tonnellate. In valore, la frutta segna invece una crescita del 9,5%, a totalizzare 1,83 milioni di euro. Tra i vari prodotti occorre però segnalare un significativo incremento per le spedizioni di fragole e piccoli frutti, quali i lamponi, i mirtilli e il ribes nero. La fragola raggiunge infatti le 132.455 tonnellate riportando una crescita del 25%, mentre i lamponi, i mirtilli e il ribes nero registrano, rispettivamente, incrementi del 48% (10.823 tonnellate), del 124% (5.722) e del 195% (313) rispetto al primo trimestre 2015.

Le statistiche Fepex segnalano infine che i risultati trimestrali del segmento ortaggi sono positivi sia in volume (+2,7%) che in valore (+2,4%). In termini di volumi si rilevano incrementi leggeri per i peperoni (+3%), i cetrioli (+6%) e i cavolini (+5%); scende, al contrario, la performance dei pomodori (-3%) e delle lattughe (-1%).
 
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