Incubo grandine anche nel Casertano

Colpite Melannurca, pesche, ciliegie, albicocche. Fiducia per il prodotto "sano"

Incubo grandine anche nel Casertano
Anche il Casertano fa i conti con i danni causati dalla grandine lo scorso fine settimana. Coldiretti Campania spiega come le colture maggiormente colpite siano la Melannurca Campana Igp – danneggiata dal maltempo anche lo scorso 14 maggio – e le ciliegie. Ma i produttori parlano di problemi anche per albicocche e pesche.

La grandine si è abbattuta a macchia di leopardo in tanti Comuni dell’area Vairanese e nell'Alto Casertano, lambendo l’area capuana, da sempre aree vocate ai frutteti e alle colture orticole. Coldiretti segnala danni anche alle coltivazioni di pomodoro.

“Per quanto riguarda Melannurca – dichiara a Italiafruit News Giuseppe Giaccio, presidente del Consorzio di tutela – i maggiori danni si sono avuti con la perturbazione del 14 maggio, che ha colpito le zone di produzione circostanti a Vairano, tra i comuni più importanti. E' stato colpito un 10-15% della produzione, che non sarà vendibile per il mercato del fresco. Le altre zone di produzione, per fortuna, sono salve. Grossi problemi li stanno riscontrando i cerasicoltori: la pioggia ha danneggiato le ciliegie del casertano”.

Francesco Di Stasio, imprenditore agricolo casertano, spiega a Italiafruit News come il temuto fenomeno atmosferico abbia colpito solo una parte dei suoi 10 ettari di frutteti, suddivisi in diversi appezzamenti. “Qui la grandine ha spaccato le nettarine, fortunatamente gli altri impianti non sono stati colpiti. Da una decina di giorni ho iniziato la raccolta di pesche e albicocche. Il prodotto sano va abbastanza bene, sui mercati in media si ottengono 30 centesimi in più dello scorso anno. Ma stiamo parlando di un prodotto precoce e al momento c'è mancanza di frutta, vista anche la carenza di prodotto spagnolo”.

Mariano Torretta, responsabile commerciale della cooperativa agricola Bosco Grande di Sessa Aurunca (Caserta), conferma i danni a macchia di leopardo. “Nel giro di cento metri la situazione cambiava: in un'azienda a noi vicina è stato distrutto un meleto, mentre pesche e albicocche si sono salvate. Noi siamo stati fortunati, la grandine ha solamente sfiorato i nostri frutteti. Due settimane fa siamo partiti con le albicocche Ninfa, mentre questa settimana abbiamo iniziato la raccolta delle pesche Rich May. I prezzi? Ci aspettavamo qualche cosa in più – conclude Torretta – ma il meteo, con giornate ancora fredde, non incentiva i consumi”.

Maicol Mercuriali
Italiafruit News
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