Bastoni: «Frutta estiva, è ora di segmentare»

Per il direttore generale di Apofruit bisogna uscire dalla logica delle commodity

Bastoni: «Frutta estiva, è ora di segmentare»
"La frutta estiva è segmento del mercato ortofrutticolo in cui le preferenze dei consumatori stanno determinando cambiamenti che spingono a una rivoluzione. I mutamenti sono repentini, vanno quindi analizzati e interpretati". E' il commento espresso da Ilenio Bastoni, direttore generale del Gruppo Apofruit, sulle pagine di Agrimpresaonline.it, la newsletter della Confederazione italiana agricoltori dell’Emilia Romagna.

"Riguardo all’andamento delle recenti campagne - prosegue Bastoni - va detto che nel corso degli ultimi anni il comparto non ha dato molte soddisfazioni ai produttori, ad esclusione delle albicocche che hanno registrato risultati più positivi. Hanno invece accusato problemi consistenti pesche, nettarine e susine".

Secondo Bastoni, però, alcuni cambiamenti mettono in luce che è più che mai necessario uscire dalla logica delle commodity. Il mercato sta chiedendo segmentazione e ci sono gli spazi per differenziare l’offerta. Rispetto al passato, dunque, c’è maggiore disponibilità d’acquisto per un prodotto di qualità, che abbia caratteristiche più marcate di maturazione, pezzatura e sapore.

"Lo stesso biologico è una segmentazione dell’offerta di qualità - aggiunge il direttore di Apofruit - In un sistema europeo in cui convivono regole diverse, con costi di produzione divergenti, l’obiettivo della nostra cooperativa è mettere a valore la qualità, l’origine, le caratteristiche del territorio e le garanzie di salubrità e rispetto ambientale. Le pesche italiane, per fare un esempio, hanno un costo di produzione più alto di altre e, per fattori esterni alle aziende agricole, non sarebbero competitive, ma la loro qualità va evidenziata in modo corretto. Ma, in questo processo di diversificazione, i produttori devono puntare ad uscire dalla logica delle commodity".

Nel 2015 Apofruit ha quadruplicato i volumi della linea di qualità definita extra, ossia varietà selezionate, raccolte al giusto grado di maturazione per esprimere le migliori caratteristiche organolettiche. "Il percorso della linea extra inizia dall’impianto, proseguendo con la potatura fino al successivo diradamento e si conclude con la raccolta, effettuata in almeno cinque passaggi. Il mercato ha dimostrato un interesse così marcato che il prodotto extra non è stato sufficiente a coprire la domanda".

"Vista la deperibilità, le destinazioni privilegiate della nostra frutta estiva sono Italia ed Europa, ma sono in forte sviluppo anche altri mercati, alcuni ad alto valore aggiunto, quali il Medio Oriente, ma anche alcuni nostri competitor, che in una seconda fase diventano essi stessi importatori, come alcuni Paesi del Nord Africa, fra i quali l’Egitto".