Bestack svela l'imballaggio attivo anti-spreco

Dall'Agata: la filiera italiana può risparmiare un miliardo di euro l'anno [STUDIO]

Bestack svela l'imballaggio attivo anti-spreco
Più di 190 milioni di euro risparmiati ogni anno "salvando" dalla spazzatura ben 115 mila tonnellate di fragole, albicocche e nettarine. E' questa una delle stime che Bestack, il consorzio dei produttori in cartone ondulato per ortofrutta, ha presentato ieri al Macfrut di Rimini, nel corso di un evento organizzato nello spazio Agorà per illustrare i benefici – non solo economici – derivanti dall'utilizzo di nuovi imballaggi attivi in cartone. Il calcolo è stato ottenuto rapportando gli esiti delle ricerche sviluppate dal Dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari dell'Università di Bologna, con il totale di quanto è stato destinato al consumo fresco in Italia nel 2015. Ed è solo un primo risultato. Per tutta l'ortofrutta nazionale si prevede infatti che il nuovo cartone Bestack possa ridurre ulteriormente lo scarto, risparmiando un miliardo di euro per circa 850 mila tonnellate di prodotto: il 10% della frutta e della verdura consumata in Italia in un anno.

"Il nuovo packaging – ha detto Claudio D'Agata, direttore di Bestack – non è altro che una confezione tradizionale alla quale viene aggiunta, nella fase di pre-confezionamento del prodotto, una soluzione concentrata di oli essenziali naturali che contrasta la deperibilità di frutta e verdure. Rispetto a qualsiasi altro packaging, questo imballaggio garantisce la massima riduzione possibile degli sprechi; un tema, quest'ultimo, che interessa sempre più l'intera filiera dell'ortofrutta, i distributori e anche le persone".


Il nuovo packaging attivo

Il percorso di ricerca, iniziato cinque anni fa, ha portato a novembre 2015 a un brevetto che ora è pronto per essere lanciato. Le analisi svolte hanno evidenziato in un primo step che l'utilizzo di confezioni in cartone ondulato consente di aumentare la shelf life di frutta e verdura da due a tre giorni, rispetto ad altre tipologie di imballaggio come la plastica riutilizzabile.

La seconda fase di studio ha rilevato che se l'imballaggio in cartone è attivo, la shelf life si prolunga ulteriormente, guadagnando altre 24-36 ore. Bestack ha svolto un'analisi comparativa in una catena di punti vendita, tra l'imballaggio in cartone ondulato tradizionale e quello attivo. In tre mesi sono state fatte 4.500 analisi e 200 campionamenti su fragole, albicocche e nettarine. "Le ricerche – sottolinea Dall'Agata – hanno dimostrato che l'utilizzo di imballaggi attivi ha consentito, in tutte le condizioni di temperatura, ma specialmente nei periodi più caldi, di contrastare la proliferazione di organismi degradativi".

La quantità di prodotto da scartare è stata ridotta dal 13 all'8% per le fragole, dal 18 al 13% per le albicocche e dal 25 al 20% per le nettarine. In Italia, è emerso, l'utilizzo di imballaggi attivi in cartone ondulato consentirebbe di evitare di sprecare 8.300 tonnellate di fragole (29,1 milioni di euro), 12.000 tonnellate di albicocche (27,9 milioni) e 84.000 tonnellate di nettarine (134 milioni).

"Di fronte ai risultati della sperimentazione condotta minuziosamente da Bestack in un contesto reale, gli operatori della distribuzione potranno pensare di portare qualcosa di nuovo all'interno dei negozi", ha sottolineato Roberto Della Casa, managing director di Agroter.

"Il futuro del cartone ondulato – ha evidenziato Piero Attoma, presidente di Bestack e Comieco, partner della ricerca – è sereno e tranquillo, soprattutto per le sue caratteristiche vincenti".

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