Eataly, dieci anni e non sentirli

Il 27 gennaio la ricorrenza del format agroalimentare. Farinetti: «Qualcosa abbiamo combinato»

Eataly, dieci anni e non sentirli
Dieci anni fa nasceva Eataly. Dopo cinque anni di scouting, alla ricerca di aziende e brand che avessero in comune alcuni valori chiave (l’attenzione per la qualità, la sostenibilità ambientale ed economica, la responsabilità e la condivisione), nel gennaio 2007 è infatti stato inaugurato Eataly Torino Lingotto. Il primo storico negozio, nell'area industriale torinese all'interno della ex fabbrica di liquori della Carpano.

"Sono volati questi dieci anni - commenta il fondatore Oscar Farinetti - Qualcosa abbiamo combinato, in Italia e nel mondo. Tutto è dipeso dall'immensa fortuna di esser nati nel Paese più bello e gustoso del mondo".

Da quella data in avanti, in effetti, è partita la missione dell'azienda in Italia e all’estero: creare luoghi armonici nei quali permettere al pubblico di trascorrere un po’ di tempo, assaggiando prodotti di alta qualità che si possono anche acquistare e conoscere attraverso le attività di didattica.



Nel 2008 è stata così la volta di Bologna, dove è nata la prima libreria nella quale poter mangiare cibo di qualità, e del primo negozio all'estero, quello di Tokyo Daikanyama, seguiti da Pinerolo (Torino) e, nel 2010, da Monticello d'Alba (Cuneo) e dal primo negozio negli Stati Uniti, a New York.
Nei due anni successivi è proseguita l'espansione di Eataly in Italia, con le aperture di Genova, Torino e Roma e, nel 2013, anche il Sud Italia è diventato “Eataliano”, grazie all'apertura del negozio di Bari, all'interno della Fiera del Levante, seguita da quella di Firenze, accompagnate dall'inaugurazione dello store turco di Istanbul, da quello di Dubai Mall negli Emirati Arabi e del secondo store statunitense, a Chicago.

E’ del 2014, invece, l'apertura del punto vendita di Milano, all'interno dell'ex Teatro Smeraldo: un luogo simbolo del capoluogo lombardo, ricco di storia e tradizione.
Nel 2015, altre due tappe della storia italiana dell'azienda - Forlì e Piacenza - e due internazionali: San Paolo in Brasile e Monaco di Baviera. Ma il 2015 è soprattutto l'anno di Expo e dei ristoranti regionali di Eataly all'interno dell'esposizione universale.
L’anno scorso, poi, altre sei aperture hanno confermato la vocazione internazionale: gli store statunitensi di New York Downtown, nella prestigiosa cornice del nuovo World Trade Center, e Boston, quelli asiatici di Dubai Festival City, Riyadh (Arabia Saudita) e Doha (Qatar), e quello europeo di Copenhagen.

Nel futuro di Eataly ci sono l'apertura di Trieste (prevista per oggi), il progetto FICO Eataly World a Bologna, le inaugurazioni di Mosca, Los Angeles, Toronto, Parigi e Londra.
“Ogni spazio inaugurato in Italia è un edificio recuperato - si legge in una nota di Eataly - riportato in vita mantenendo i tratti distintivi della sua identità: luoghi rinnovati, che partecipano attivamente alla vita delle città, contribuendo così al rilancio di interi quartieri e divenendo punto di riferimento per tutti i cittadini”.

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