Ortofrutta imperfetta, i tempi sono maturi

I risultati di un sondaggio tra i consumatori di Regno Unito, Francia, Germania e Usa

Ortofrutta imperfetta, i tempi sono maturi
Quasi tre consumatori su quattro (il 73% per l'esattezza) di Regno Unito, Francia, Germania e Stati Uniti è disposto a comprare ortofrutta "brutta ma buona", secondo un sondaggio condotto dalla società Blue Yonder che evidenzia peraltro risultati sensibilmente diversi nei quattro Paesi: i francesi guidano nettamente la graduatoria di chi sarebbe propenso a mettere nel carrello prodotti imperfetti - con oltre il 90% del totale degli intervistati - davanti a tedeschi (85%) e britannici (80%). Più staccati gli statunitensi (66%).

Stando all'indagine, l'81% di chi abitualmente acquista nei negozi fisici sarebbe disposto ad acquistare questo tipo di prodotti; la percentuale scende drasticamente, fino ad arrivare al 52%, per lo shopping on-line. Il 90% degli intervistati, in ogni caso, ritiene necessario uno sconto per agevolarne l'acquisto; il 60% degli interpellati afferma che avrebbe bisogno di una riduzione di almeno il 20% per comprarli, il 22% invece "pretenderebbe" il dimezzamento del prezzo.
 
I più giovani dimostrano maggiore sensibilità al tema: il 41% degli intervistati tra i 25 e i 34 anni di età ha affermato di aver già acquistato frutta e verdura con difetti estetici; di contro, il 42% degli over 55 non prenderebbe mai in considerazione l'acquisto. Da tempo in Europa, rivenditori come Tesco ed Eroski hanno lanciato campagne per sensibilizzare i clienti e invitarli a comprare prodotti imperfetti, ma buoni, anche nell'ottica di ridurre gli sprechi.

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