Embargo, a Putin non tornano i conti

In Bielorussia volano le importazioni dalla Polonia: «Mele e pere destinate a Mosca». I dati

Embargo, a Putin non tornano i conti
Frutta e verdura polacca non potrebbero finire sul mercato russo. Lo vieta l'embargo introdotto da Vladimir Putin. Eppure il dubbio più che fondato della Russia è che l'ortofrutta polacca finisca sulle tavole dei russi passando per la Bielorussia. Tanto che il Servizio federale di sorveglianza fitosanitaria ha messo nel mirino le frontiere con lo stato confinante e ha mandato a Minsk un messaggio chiaro: attenti a fare i furbi, perché i conti non tornano.

Quali conti? La Russia – come riportato da alcuni media – ha preso i dati sulle importazioni bielorusse di ortofrutta pubblicati dal Belstat, l'Istat di Minsk per capirci. Nel 2016 la Bielorussia ha raddoppiato le importazioni di mele e ha aumentato di sette volte le pere importate dalla Polonia: 509mila tonnellate di mele rispetto alle 208mila del 2015 e 35.600 tonnellate di pere in paragone alle sole cinquemila dell'anno precedente. Ma anche sugli ortaggi l'import bielorusso è cresciuto parecchio: 1,5 tonnellate di sedano per un aumento di 40 volte, 3,5 tonnellate di peperoni (cinque volte di più sul 2015). E anche i funghi sono cresciuti di cinque volte arrivando a 18.300 tonnellate. Inoltre, per la prima volta in assoluto, la Bielorussia ha avviato l'acquisto di spinaci, asparagi e carciofi dalla Polonia.

Il Servizio fitosanitario russo fa notare che i consumi in Bielorussia non sono ovviamente aumentati della stessa misura, ma sono le esportazioni a essere decollate. L'export di mele e pere dalla Bielorussia alla Russia nel terzo trimestre del 2016 è stato di 3.600 e 9.800 tonnellate; nell'ultimo trimestre dell'anno, invece, rispettivamente di 15mila e 31.800 tonnellate. “Quando il prodotto viene reimballato e le etichette rimosse, è quasi impossibile dimostrare la sua origine europea”, osserva il Servizio fitosanitario russo.

Copyright 2017 Italiafruit News