Carote, tutti i vantaggi delle nuove soluzioni

Le raccoglitrici Sgorbati tra abbattimento dei costi e migliori performance

Carote, tutti i vantaggi delle nuove soluzioni
Manutenzione molto più semplice e operatività più veloce e fluida. Caratteristiche che permettono alla nuova generazione di raccoglitrici per carote di essere più affidabili e soprattutto di ridurre i costi operativi e di manutenzione per i produttori.
Le raccoglitrici Asa-Lift, commercializzate in Italia da Sgorbati Group, ne sono un perfetto esempio. L'azienda lombarda sta per consegnare un'importante semovente – la Sp200 del costruttore danese - personalizzata nei dettagli per rispondere alle esigenze del cliente, un importante produttore italiano di carote.

La macchina si muove sia con le ruote che con i cingoli, in modo da garantire la galleggiabilità anche nei terreni molto bagnati. Come spiega a Italiafruit News Gianluigi Sgorbati, che nell'azienda bresciana segue da 25 anni le vendite di Asa-Lift in Italia, questa nuova raccoglitrice per carote ha caratteristiche tecniche esclusive. “Un sistema di coltelli speciali autosincronizzante, in modo da evitare ingolfamenti, un vomere di scavo più robusto, pulegge che non necessitano di ingrassaggio – elenca il manager – tutto questo permette un risparmio nei tempi di manutenzione, stimabile in almeno 5-6 ore settimanali”.



Non si risparmia solo tempo, ma anche i costi di manutenzione sono decisamente inferiori rispetto al passato. “Se valutiamo la minor manodopera necessaria – osserva Sgorbati – la differenza di prezzo rispetto a una macchina tradizionale viene ripagata in due o tre esercizi”.

La cabina della raccoglitrice è confortevole, il gruppo di raccolta a sospensione indipendente assicura un'estrazione ottimale in tutte le condizioni, l'originale assale anteriore, con un angolo di sterzata di 80°, rende la macchina estremamente manovrabile. E la facilità di movimentazione è data anche dal sistema anti-pattinamento. Per quanto riguarda le file di raccolta possono arrivare fino a sei.

“La Sp200 è dotata di un sistema antitorsione e antinterramento delle punte, oltre a una regolazione automatica della profondità, con due sensori presenti su ogni lato della punta – prosegue Sgorbati – il prodotto viene sempre afferrato e non lasciato cadere. In condizioni normali, la macchina lavora con una velocità tra i quattro e i cinque chilometri all'ora. Grande attenzione è riservata alla pulizia del prodotto, con spazzole collocate sotto le cinghie e, a richiesta, anche scartazolle aggiuntivi”.



Sgorbati Group – che opera nei principali aerali di produzione delle carote, dall'Abruzzo con il Fucino al Lazio, dal Veneto fino alla Sicilia – propone anche raccoglitrici trainate, macchine più piccole rispetto alle semoventi, con le stesse caratteristiche di robustezza, disponibili fino a quattro file, e tecnologie all'avanguardia.
Anche queste macchine presentano in ogni fila un sensore indipendente di profondità che garantisce l'estrazione ottimale delle carote dal terreno; gli sparti-fila rotanti sollevano le foglie e le presentano nel modo migliore alle cinghie di raccolta e il robusto vomere – collegato al telaio della macchina – è facilmente adattabile alle condizioni del prodotto da raccogliere. Il gruppo dei coltelli è azionato da un originale sistema a ruote dentate che, oltre ad assicurare una perfetta separazione delle foglie, non richiede alcuna manutenzione. Cambiando poi la testata di raccolta, si possono raccogliere sia le carote destinate al mercato del fresco che quelle per l'industria.



Ci sono anche macchine più piccole – come la Cm1000 – portate sul sollevamento del trattore, concepite per la raccolta tramite l'apparato fogliare e in qualsiasi condizione. “Telaio molto robusto e componenti di alta qualità – conclude Gianluigi Sgorbati – rendono la raccoglitrice in grado di operare a lungo e di ridurre drasticamente i costi operativi di manutenzione”.

Copyright 2017 Italiafruit News