Il porto di Vado si prepara alle grandi portacontainer

Liguria porta d'accesso privilegiata per la frutta a temperatura controllata

Il porto di Vado si prepara alle grandi portacontainer
I flussi internazionali della frutta a temperatura controllata in transito per il porto di Vado Ligure (Savona) sono destinati a crescere grazie al nuovo terminal che favorirà l'approdo delle grandi portacontainer.

Della nuova opera ne ha parlato Paolo Cornetto, amministratore delegato di Apm Terminals in Italia, durante MedPorts, l'evento che si è tenuto dal 25 al 27 ottobre al World Trade Center di Barcellona.

Il nuovo terminal, come riporta Themeditelegraph, una volta completato movimenterà 1,1 milioni di teu l’anno, con 26 movimenti per gru l’ora e fondali da 16 a 23 metri. Le tempistiche? Cornetto ha spiegato che le opere sono al 53% del completamento e l'infrastruttura ligure dovrà entrare in operatività a marzo 2019.

"L’installazione delle gru, che sono già pronte presso lo stabilimento della Zpmc di Shanghai, dovrà realizzarsi un anno prima, quindi nei primi mesi del 2018 - ha detto Cornetto al portale specializzato in logistica - Nel 2020 entrerà a regime la seconda fase del terminal. Questo sarà l’unico terminal nell’Italia Nord-Occidentale a non avere limitazioni sulle navi operate, né per altezza di gru, né per fondali. Poi c’è l’automazione: sarà il primo terminal italiano parzialmente automatizzato, nella parte delle gru di piazzale, e questo ci permetterà maggiore velocità della movimentazione della merce. Abbiamo stimato in 35 minuti i tempi di entrata e uscita dei camion, 45 minuti nei picchi di traffico".

Con le grandi portacontainer il terminal di Vado si aprirà al project cargo e quindi ai carichi speciali grazie anche alla presenza di Cosco. Mentre le piccole portacontainer opereranno sul vicino Reefer Terminal, dove le movimentazioni riguardano soprattutto la frutta a temperatura controllata: per Vado questo segmento vale 600 mila pallet l'anno, pari a circa il 60% di tutto il traffico di questo segmento nei porti del Mar Ligure e del Tirreno.

Sul fronte della frutta, ricorda Themeditelegraph, Apm Terminals organizza a Barcellona un treno-merci per il trasporto a temperatura controllata fino al retroporto di Saragozza, e l’idea della società controllata dal gruppo Maersk sarebbe quella di trasferire questa modalità anche a Vado Ligure.

Insomma, si punta sull'intermodalità, abbinando il trasporto su ferro a quello via mare, anche per l'ortofrutta.

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