Sipo, è partita la produzione di indivie nelle Marche

Sipo, è partita la produzione di indivie nelle Marche
Sipo ha dato il via nella seconda parte di dicembre alla raccolta delle produzioni di indivie, sia liscia che riccia, nella provincia di Fermo (Marche), zona vocata per questa coltura. 
Le indivie sono un prodotto tipicamente invernale, prediligono un terreno lavorato e preparato con cura. 

La coltura dell’indivia, sottolinea Sipo, si avvia attraverso il trapianto di piantine provviste di pane di terra, che vanno irrigate con regolarità e di frequente. Con la pratica dell’imbiancamento si ottengono cespi teneri e di sapore delicato. Si attua semplicemente legando le foglie con un elastico. Nell’arco di 10-20 giorni, a seconda del periodo e delle varietà, si ottengono cespi pronti per il consumo. Si inizia dai cespi più sviluppati, che vanno legati quando si presentano completamente asciutti, per evitare marciumi che potrebbero compromettere totalmente il raccolto. 

La legatura, evidenzia ancora Sipo, ha il compito di impedire alla luce di giungere al cuore della pianta al fine di evitare la produzione di clorofilla, rendendo quindi le foglie più chiare. Dopo la raccolta, il prodotto viene lavorato a mano e con coltello in stabilimento, le foglie verdi vengono scartate fino ad avere solo il cuore bianco del prodotto. Da una pianta viene mediamente gettato il 45-50% di foglie, ecco perché la scarola e la riccia hanno un prezzo più elevato rispetto al prezzo di mercato delle stesse coltivate senza essere legate.

Fonte: Ufficio stampa Sipo