Aldi, oltre ai prezzi (bassi) c'è di più

L'1 marzo aprono i primi dieci negozi all'insegna di freschezza e qualità

Aldi, oltre ai prezzi (bassi) c'è di più
Dieci punti vendita apriranno giovedì primo marzo, entro fine anno saliranno a quota 45. E poi, una volta testato il mercato italiano, si scoprirà la vera strategia di espansione di Aldi nel nostro Paese. Ieri, intanto, la multinazionale tedesca ha svelato il suo primo store concept a Castellanza (Varese). Allestimento e referenze pensate appositamente per l'Italia e per soddisfare le esigenze degli italiani, a partire dal reparto ortofrutta (clicca qui per vederlo) e da un assortimento alimentare composto per il 75% da prodotti che nascono dalla collaborazione con fornitori italiani selezionati.

Il prezzo e le offerte saranno sicuramente leve su cui l'insegna agirà, ma - almeno secondo quanto ribadito dai vertici della filiale italiana - non saranno le uniche armi strategiche del gruppo: il rapporto qualità prezzo, la freschezza e l'italianità dei prodotti. “Prodotti che per l'85% saranno di un nostro marchio interno”, spiega Michael Veiser, group managing director di Aldi, nell'annunciare le altre nove imminenti aperture a Bagnolo Mella (Brescia), Cantù (Como), Curno (Bergamo), Peschiera del Garda (Verona), Piacenza, Rovereto (Trento), San Donà di Piave (Venezia), Spilimbergo (Pordenone) e Trento. Tutti negozi che avranno una superficie di vendita tra i 1.000 e i 1.500 metri quadri e lo stesso assortimento, con una scelta ampia sul fronte del biologico, dei prodotti vegetariani e vegani.



“L'Italia è speciale – prosegue Veiser – è famosa per la sua cultura enogastronomica, un terzo degli italiani si definisce esperto di alimenti. La nostra grande sfida è quella di soddisfare un mercato così difficile, un mercato che studiamo da tempo e ora è il momento giusto per entrarvi”.

Sul futuro il responsabile di Aldi Italia non si sbilancia, “sicuramente ci espanderemo, passo dopo passo, vogliamo crescere progressivamente ed essere vicini ai clienti, puntiamo ad una crescita organica, come abbiamo fatto in altri Paesi. Quanti negozi apriremo? Lo deciderà il cliente italiano”. Affacciarsi sul mercato italiano con pochi punti vendita non è un problema per i vertici della società tedesca. “Siamo piccoli, iniziamo così ma cresceremo nel modo in cui il mercato ce lo permetterà: abbiamo meccanismi molto efficienti che ci garantiscono di proporre un ottimo rapporto qualità prezzo. Questi pomodori, per esempio, sono stati raccolti ieri a Mantova e oggi sono già arrivati nel nostro punto vendita, praticamente un chilometro zero”.



Processi interni e logistica ottimale è il mantra del management Aldi. “Puntiamo sui nostri processi e sulla nostra efficienza, abbiamo prezzi convenienti ma non è l'unica nostra leva - aggiunge Veiser - Vogliamo offrire una nuova esperienza di acquisto, ci presentiamo diversi rispetto a come siamo negli altri Paesi, ma anche rispetto alla concorrenza italiana. Abbiamo studiato il mercato italiano negli ultimi due anni, abbiamo osservato i concorrenti della Gdo, ma poi ci siamo concentrati nella ricerca del prodotto giusto, sull'esperienza di acquisto giusto e sulla qualità che vogliono gli italiani. I consumatori dovranno familiarizzare con i nostri marchi e con il nostro concept, ma crediamo che i 1.900 prodotti in vendita possano avere facile riconoscibilità”.



E su questo l'allestimento del punto vendita, con tutti i reparti a libero servizio, può dare una mano. “Non abbiamo scaffali stipati e corridoi lunghi, ma una struttura chiara e semplice – evidenzia Veiser – Ogni lunedì e giovedì, poi, ci saranno promozioni particolari a prezzi particolari”. E vicino al reparto panetteria è stata creata anche una piccola area relax, dove i clienti potranno bere un caffè e magari addentare una brioche.



Insomma, si vuole trasmettere l'idea di un negozio vivo e da vivere. E come testimonial l'insegna tedesca ha scelto Alessandro Borghese, chef eclettico e conduttore televisivo, che ieri a Castellanza ha partecipato alla presentazione del punto vendita cucinando anche il suo “Risotto Aldi”.



In Germania, intanto, la stampa tedesca parla di una possibile fusione tra Aldi Süd e Aldi Nord, un progetto che, spiega Fruchthandel, in un primo momento passerebbe dall'acquisto congiunto di alcuni beni per poi integrare i reparti acquisti e le rispettive società.

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