Insolvenze, Italia maglia nera

Coface: ha più imprese in difficoltà di Germania, Francia e Spagna. I dati

Insolvenze, Italia maglia nera
L’Italia conferma la poco invidiabile leadership nella graduatoria delle imprese in difficoltà tra i principali Paesi dell’Europa occidentale: è quanto emerge dalle rilevazioni di Coface, gruppo ai vertici nell'assicurazione dei crediti. Con il 7,2% delle imprese in difficoltà, il nostro Paese precede Spagna (6,3%), Francia (5,7%) e Germania (4,9%). La percentuale tiene conto delle aziende insolventi e quelle “zombi”, vale a dire indebitate, poco redditizie, che faticano a onorare i pagamenti alla scadenza. In Italia, gli attuali livelli d’insolvenza risultano essere più del doppio rispetto al 2007, con una delle performance peggiori registrate a livello europeo. In generale il trend delle insolvenze a livello globale si presenta pressoché stabile nel 2017. Il modesto calo che era atteso per lo scorso anno, pari a circa un -1%, è di fatto il risultato più debole dal 2009. 

Coface si focalizza sulla Francia dove, sebbene il numero di insolvenze rimanga superiore rispetto a quello pre-crisi, il tasso è più basso: 1,14% nel 2016 contro 1,35% nel 2007, in ragione di un maggior numero di imprese. Il dato è paragonabile a quello registrato in Germania (1,2%), mentre in Italia e in Spagna le procedure molto lunghe e onerose spingono le imprese a ricorrere ad alternative (liquidazione volontaria, finanziamento ipotecario) che comportano una sottovalutazione del tasso di insolvenza rispettivamente dello 0,3% e 0,1%.

A partire dall’uscita della crisi, evidenzia ancora Coface, si registrano in Francia meno insolvenze ma più imprese zombi, in linea con la crescita relativamente bassa registrata fino al 2016. Il moltiplicarsi delle aziende che rischiano di fallire da un momento all’altro è pericoloso per l’economia, dal momento che spinge al ribasso la produttività di un Paese.

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