Mercati, il caldo fa bene al business

Lievitano vendite e prezzi, si fa largo la frutta estiva. Il punto

Mercati, il caldo fa bene al business
Una settimana complessivamente positiva nei Mercati italiani. L’arrivo delle temperature estive, a fronte di una disponibilità di prodotto ancora contenuta, ha "scaldato" le contrattazioni lasciando presagire la possibilità di altri giorni all’insegna del “sereno”. “Sta funzionando abbastanza bene, le produzioni si collocano in giornata, solo il melone ha problemi legati all’abbondanza di merce proveniente da Campania e soprattutto Sicilia, mentre è in rampa di lancio anche l'offerta laziale”, spiega Riccardo Pompei dal Car di Roma. “Per il resto la tendenza è favorevole: le ciliegie sono state decimate dalle piogge in Puglia e Lazio ma si vendono bene e anche quelle di provenienza napoletana tirano. Buon andamento per pesche e nettarine italiane, con Basilicata, Puglia e Campania sugli scudi”. 

"Finestra" di mercato importante in arrivo per le albicocche, "che si stanno rivalutando grazie a una qualità migliore rispetto a quella di inizio campagna”, aggiunge Pompei. “Melanzane e peperoni siciliani tirano, così come il pomodoro laziale; i fagiolini corallo della Campania hanno quotazioni elevate, in attesa dall’arrivo delle referenze laziali. Buoni prezzi anche per asparagi pugliesi e laziali mentre sono in commercio le prime angurie nazionali, che si spartiscono il mercato con il prodotto d’importazione, dai volumi comunque più contenuti rispetto alla prima parte del mese”. “Discreto l'andamento delle fragole - conclude il grossista romano - per le quali è in atto un passaggio di consegne tra la referenze della Basilicata, agli sgoccioli e frutti del Nord Italia”. 


A proposito di Nord Italia, Salvatore Musso riporta le impressioni dall’Ortomercato di Milano: “La settimana era partita male, all’insegna della sostanziale calma, anche per colpa del brutto tempo, poi giovedì e soprattutto venerdì c’è stato un certo risveglio, con una crescita della domanda e dei prezzi”. L’offerta non è abbondante ma la qualità non sempre appaga: “Le ciliegie, uno dei frutti più attesi, sono ancora di livello medio-basso, anche se si comincia a vedere qualche Durone della Puglia di un certo valore quotato tra i 7 e gli 8 euro il chilo”, annota il grossista.

La "Borsa della Spesa" di Unioncamere, Italmercati e Bmti evidenzia che nei principali Centri agroalimentari del Paese, la scorsa settimana, erano presenti albicocche a prezzi convenienti, un calo delle quotazioni delle pesche, l’elevata qualità di arance bionde siciliane, fagiolini e pomodori, con queste ultime due referenze caratterizzate da ampia disponibilità.  

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