Md-Aldi, in Trentino si rinnova il duello

Corsa per aprire a Riva del Garda, polemiche politiche e tra i competitor

Md-Aldi, in Trentino si rinnova il duello
La provincia di Trento si conferma strategica per le catene distributive ma ribadisce anche la vocazione a una certa conflittualità quando scatta il momento della concessione delle licenze: e se nel capoluogo di provincia, in primavera, Md aveva chiesto al Tribunale di bloccare l’attività di vendita di Aldi, a Riva del Garda, in questi giorni, a far discutere la politica e i “rivali” di Coop Alto Garda è il possibile insediamento di una delle due catene nell’area tra viale Trento e via Deledda fin qui abbandonata.

Sia Aldi che Md - ricorda il quotidiano L’Adige - sono oggi presenti in Trentino ma non nell’Alto Garda: il discounter tedesco ha aperto nei mesi scorsi a Trento e Levico Terme, la società di Patrizio Podini presidia gli stessi due comuni e inoltre conta un negozio a Imer, in Val Primiero. Riva, località turistica, è considerata meta particolarmente appetibile. A breve dovrebbe sapersi il nome di chi contenderà il mercato a Coop, che qui conta tre supermercati: le trattative, stando alla stampa locale, sono in dirittura d’arrivo, l’esito sarà comunicato nelle prossime settimane.


Reparti ortofrutta di Md e (in alto) di Aldi

Il nuovo insediamento troverà spazio in un edificio di 1.350 metri quadrati tra superficie di vendita e magazzini, con 80 posti auto in parte interrati. Sarà ubicato a poche decine di metri dalla sede storica di Coop Alto Garda, in piazza Mimosa. 

Secondo gli esponenti dell'opposizione che siedono in consiglio comunale e dei sindacati, il territorio non ha bisogno di ulteriori insediamenti distributivi. “Mi auguro - ha affermato Mirko Carotta, segretario della Filcams Cgil - che Coop Alto Garda risponda con le armi con le quali si è storicamente affermata: qualità del prodotto, attenzione alla produzione locale, prezzi equi e un occhio di riguardo alla base sociale e ai suoi 17 mila soci”. Sulla stessa lunghezza d’onda i consiglieri della Lega, che parlano di “entrata a gamba tesa nei confronti dei piccoli negozi e dei centri storici”.

Per gli amministratori Coop Giovanni Santoni e Franco Bertoldi “la nascita di un nuovo supermercato è un errore enorme, un danno economico per tutti e un rischio per l’occupazione delle attività esistenti”. 

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