L'Oceania respinge una nave per tre cimici asiatiche

La fumigazione a bordo non è più sufficiente. Cresce la paura verso l'import

L'Oceania respinge una nave per tre cimici asiatiche
Che fine farà la nave mercantile "Carmen"? Se lo chiedono tanti operatori del settore logistico, anche in Italia. Con tre cimici asiatiche vive a bordo, nascoste dentro le automobili, sembra che la portacontainer non abbia alternative a tornare indietro in Europa o negli Usa, dove aveva fatto scalo in precedenza. 

Attualmente la nave si trova al largo delle coste della Nuova Caledonia, territorio francese nel sud del Pacifico che comprende una dozzina di isole. La Nuova Caledonia ieri non ha concesso l'attracco della Carmen nei propri porti dopo che, il 28 novembre scorso, le autorità neozelandesi l'avevano respinta in mare a causa del rinvenimento di tre esemplari vivi, oltre a più di trenta cimici morte.


Posizione della nave nella giornata di ieri 

La fumigazione a bordo per gli stati dell'Oceania, ormai, non è più sufficiente per l’approdo. Si respira un’aria di paura generalizzata verso l'importazione di tutte le merci, con gli agricoltori e i viticoltori che temono di perdere i loro raccolti. "La cimice asiatica - sottolinea Frédéric Gimat, responsabile del Servizio fitosanitario della Nuova Caledonia - ha un impatto abbastanza significativo sull'agricoltura, con perdite che possono variare dal 25% al 70% in alcuni casi. Il problema è che questo insetto si può nutrire di 300 piante diverse, compresa la nostra frutta e verdura".

Certo: bloccare le navi per le isole dell'Oceano non è difficile come ispezionare i treni merci che dall'Asia arrivano in Europa. Un problema comune a cui i governi europei dovrebbero cominciare a pensare, visto il boom che sta registrando la nuova "via della Seta" su rotaia che collega la Cina al Vecchio Continente, arrivando fino al Nord Italia. Intanto, proprio ieri, la cimice asiatica è stata segnalata anche in Austria.   
 
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