Agrumi, una campagna dai due volti

Sansone (Dimar): “Bene arance e limoni, un disastro per le clementine”

Agrumi, una campagna dai due volti
Agrume che prendi, andamento di mercato che trovi. Parlare della campagna agrumicola nel suo complesso è praticamente impossibile, sia per le differenti problematiche incontrate in campo, sia per la propensione all'acquisto dei consumatori. E proprio di questo parliamo con Giovanni Sansone, responsabile acquisti ortofrutta Dimar (Gruppo Selex).



“Se prendiamo in considerazione i limoni – spiega Sansone a Italiafruit News – ci troviamo davanti a una campagna stabile: vendite e prezzi sono nella norma. Mentre per le clementine è una annata davvero complessa: lo è per i produttori, che hanno dovuto fare i conti con diversi problemi in campagna, ma lo è anche per noi distributori vista la scarsità di consumi”.

E si arriva poi al prodotto simbolo della campagna agrumicola: le arance. “Qui c'è da fare tutto un altro tipo di discorso – riprende il responsabile acquisti ortofrutta Dimar – il prodotto manca, in particolare sulle varietà rosse, e i prezzi restano sostenuti. Fino alle scorse settimane nel Nord Italia l'inverno è praticamente mancato: temperature più alte della media non hanno incentivato il consumo di agrumi e la mancanza di arance non si è fatta quindi sentire. Ora, però, dobbiamo superare la prova di gennaio. Mediamente possiamo dire che è stata una campagna senza sussulti per la distribuzione, mentre per i produttori non sono mancate le note negative”.

Dimar reparto ortofrutta

Il maltempo al Sud, però, ha decisamente influenzato la campagna delle orticole. “Le zone tipiche di produzione sono in forte crisi, con mancanza di prodotto e aumento dei prezzi – conferma Sansone – però al Nord si registra una contrazione dei consumi, con la relativa difficoltà di trasferire le quotazioni pagate al produttore al consumatore. Siamo in attesa di un'evoluzione: a gennaio è normale trovarsi con problematiche relative al gelo o al maltempo, ma non di queste proporzioni – conclude Giovanni Sansone - con quotazioni che si avvicinano ai 2 euro il chilo per i finocchi, 3 euro per le melanzane e oltre i 3 per le zucchine”.

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