«Ecco perché scommettiamo sulle pere»

D'Agati: «La Coscia di Castronovo di Sicilia ha grandi potenzialità»

«Ecco perché scommettiamo sulle pere»
Colore, sapore, croccantezza, e conservabilità. La Pera coscia di Castronovo di Sicilia - coltivata nella Val Platani, in provincia di Palermo - punta tutto sulle sue caratteristiche distintive per crescere ancora sul mercato. E' una pera estiva dalle grandi potenzialità, come spiega a Italiafruit News Giovanni D'Agati, presidente del Consorzio Tardivo di Ciaculli, che commercializza il frutto ed è impegnato - assieme al Consorzio di produttori Val Platani - per la sua valorizzazione in Italia e all'estero.



"Castronovo rappresenta uno degli areali più importanti per lo sviluppo della pericoltura nella nostra isola - sottolinea l'imprenditore - Ha un territorio vocato, incastonato tra i due fiumi Torto e Platani, che creano le condizioni pedoclimatiche ideali per le pere coscia. Sono frutti estivi dalla grande croccantezza, con una pezzatura più consistente rispetto alle altre pere del momento, ma soprattutto la coscia di Castronovo ha una conservabilità elevata. Questa pera può restare in cella 3-4 mesi ed uscirne con la stessa croccantezza, anzi attraverso una corretta frigoconservazione acquisisce ulteriore dolcezza e sviluppa in modo completo e armonico tutti i suoi aromi. Certo, per ottenere frutti di questo livello si deve spingere sul diradamento, una tecnica che favorisce anche la pezzatura. I frutti vengono raccolti quando raggiungono un eccellente grado zuccherino e tutta la lavorazione è orientata a un prodotto di alta qualità".



Quest'anno le raccolte sono iniziate in anticipo, verso il 22 luglio. Attualmente i produttori stanno staccando le varietà più tardive e la commercializzazione - per il prodotto frigoconservato - proseguirà sino a ottobre inoltrato.



"La Pera Coscia di Castronovo di Sicilia è una delle scommesse a cui stiamo dando corso - aggiunge D'Agati - Il Consorzio sta investendo molto sulla sua valorizzazione ed è stata presentata la richiesta per il riconoscimento dell'Igp. Questa pera coscia è unica ed inimitabile, la ritengo la migliore nell'attuale finestra di mercato".



E a proposito di mercato, come è partita la campagna commerciale? "Il momento non è dei più allegri - risponde il presidente del Consorzio Tardivo di Ciaculli - nei mercati si incontrano pezzature piccole, Castronovo dispone invece di calibri importanti. Puntiamo su un mercato di eccellenza, che guarda ai veri intenditori di questo frutto. E' una pera top di gamma e come tale deve essere valorizzata: proponiamo frutti bollinati, un packaging dedicato e accompagnano il prodotto da cartoline che raccontano le peculiarità del frutto. I costi di produzione sono alti, è vero, ma la remunerazione che arriva al produttore è eccellente: quest'anno tra gli 80 e i 90 centesimi il chilo, non è poco paragonato alle quotazioni in altri areali. La Grande distribuzione - conclude Giovanni D'Agati - si sta dimostrando attenta alla Pera coscia di Castronovo di Sicilia: ad esempio stiamo lavorando con Esselunga, con i supermercati Vega e Coop Sicilia, alcune piattaforme di Conad e di Eurospin. Se proposto e raccontato nella maniera giusta, è un frutto capace di stupire e conquistare il consumatore".



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