Maap, mercato fiacco e prezzi bassi

Brusadelli: consumi al lumicino, quotazioni irrisorie per patate e cipolle

Maap, mercato fiacco e prezzi bassi
Perdura il momento di "fiacca" per l'ortofrutta al Centro agroalimentare di Padova: poche vendite sia sul mercato interno che estero, prezzi bassi per numerosi articoli. Lo racconta Luca Brusadelli, grossista nell'importante mercato veneto. "Dopo un agosto segnato da grande calma settembre è partito in modo lento, in salita", spiega. "Archiviato il periodo brillante dei mesi del lockdown, il successivo forte calo di vendite si è protratto a lungo e le ultime settimane non hanno portato alcuna ripresa, anzi. Notiamo una diffusa contrazione dei consumi: le ferie sono state fatte da tanti ma all'insegna del low cost e in alcune delle località marittime che serviamo, come il triestino e la riviera croata, la richiesta di merce è stata inferiore rispetto a un'estate normale, vuoi per la minor presenza di turisti, vuoi perché molte strutture ricettive hanno alzato i prezzi riducendo magari i margini per le spese alimentari".



Molte referenze come patate e cipolle, intanto, si caratterizzano per le quotazioni molto basse: "Arrivano dal Sud Italia a 10 centesimi il chilo tanto che il prodotto d'importazione, solitamente dinamico in questa fase, non riesce a fare breccia per la concorrenza a basso conto del Made in Italy. Anche i pomodori da insalata mostrano listini particolarmente bassi".

Un periodo di grande incertezza e di qualche timore: "Ci sforziamo di essere ottimisti - conclude Brusadelli - ma non sappiamo cosa potrà accadere nelle prossime settimane e voci dall'Ungheria dicono che potrebbero essere attuate misure di prevenzione e cautela nei confronti degli operatori provienenti dal nostro Paese. Speriamo non si ripresentino i disagi che si erano verificati nella prima fase della pandemia, che aveva duramente colpito l'Italia e i suoi operatori economici".

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