Le valeriane «parlano» italiano con Maraldi Sementi

Matisse e Dalì sono le novità dell'assortimento, oltre alle già consolidate Mirò ed Excel

Le valeriane «parlano» italiano con Maraldi Sementi
Considerata la più nobile e difficile da coltivare nel segmento baby leaf, la valeriana era fino ad oggi diffusa principalmente in Francia, Olanda e Germania. Ora questa insalata inizia a parlare italiano e il nostro Paese è arrivato a produrre ed esportare molto prodotto, andando così a ridurre l’egemonia varietale delle società sementiere nord europee. Qui le superfici coltivate a valeriane sono sempre state molto estese, considerate anche le produzioni in pieno campo, in particolare nell’areale produttivo di Nantes nel nord-ovest della Francia.



Per quanto riguarda le produzioni italiane, prima concentrate solo al Nord, ora si stanno spostando al Centro e al Sud anche nei periodi estivi, quando la resa a metro quadrato a volte si riduce anche oltre la metà di quella autunnale, invernale e primaverile, rendendo difficile mettere in positivo il bilancio colturale.
Alla diffusione del prodotto in Italia ha contribuito Maraldi Sementi, azienda cesenate attiva nel miglioramento genetico, produzione e commercializzazione di sementi orticole, specializzata in ortaggi a foglia baby leaf e cipolla.


Raccolta della valeriana Mirò  raccolta in provincia di Venezia

“Insieme alla già consolidata Mirò coltivata con semine da ottobre a marzo, ed Excel che copre il periodo di semina da aprile a settembre, le nostre valeriane hanno come segno distintivo la qualità del seme – spiega a Italiafruit News Fabrizio Abbondanza, tecnico commerciale Italia per l’azienda – Facciamo infatti ricerca e miglioramento genetico e nei processi di lavorazione il seme viene calibrato per le semine di precisione, mentre in laboratorio viene controllata la germinabilità e il vigore secondo dei protocolli interni molto selettivi. Questi fattori permettono in pochi giorni di fare esplodere i cotiledoni dal letto di semina in maniera uniforme e senza scalarità”.


Controllo germinativo della valeriana

E aggiunge: “Questo aspetto, assolutamente non secondario, vale anche per Excel che proprio in estate, periodo in cui la specie soffre la dormienza, registra ottimi risultati. Gli apprezzamenti arrivano direttamente dai nostri clienti che hanno testato il prodotto e, una volta conosciute le caratteristiche, costruiscono il loro programma con le dovute accortezze agronomiche”.


Centro di selezione varietale presso Maraldi Sementi

L’assortimento delle valeriane di Maraldi Sementi si arricchisce oggi di due nuove varietà, Matisse e Dalì. Grazie al suo ciclo più lento, Matisse favorisce una migliore flessibilità per la finestra di raccolta nel periodo estivo, “migliorando sia lo spessore della foglia che la forma della rosetta fogliare rispetto agli attuali competitor di mercato” sottolinea Abbondanza. Dalì invece si denota per la sua crescita veloce invernale e cotiledoni piccoli, un altro aspetto fondamentale per le scelte varietali.



Simone Belletti, responsabile commerciale estero per Maraldi Sementi, sottolinea l’apprezzamento dei produttori francesi, in particolare nella zona di Nantes dove “abbiamo iniziato con successo l’introduzione delle nostre valeriane. La varietà Dalì ha mostrato una riduzione del ciclo di 7-10 giorni nel periodo più freddo, vale a dire con semina a fine novembre, rispetto ad una delle principali varietà ad oggi coltivate”.
E continua: “Excel nei periodi intermedi, ovvero con semine da metà agosto fino a fine metà ottobre e successivamente da fine febbraio fino a inizio giugno, si sta consolidando come una valida soluzione, in particolare per i terreni che all'interno dell’areale di Nantes hanno costituzione pesante sia nei micro tunnel da campo aperto, sia in serra”. 
“Questi risultati – conclude - confermano la bontà e l’adeguatezza del lavoro svolto a livello di selezione, miglioramento genetico e promozione commerciale e ci spingono ad investire sempre maggiori risorse in modo da affermare definitivamente il nostro portafoglio valeriane non solo in Italia, ma in generale nei principali areali di coltivazione mondiali”.

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