Esselunga, rivoluzione «green» nel vivo

Solo confezioni a basso impatto ambientale per l'ortofrutta bio a Mdd

Esselunga, rivoluzione «green» nel vivo
Packaging, la rivoluzione green di Esselunga entra nel vivo: a partire da giovedì scorso 13 maggio, infatti, tutte le componenti – dalle pellicole all’etichetta – delle confezioni di frutta e verdura a marchio Esselunga Bio (insalate comprese) sono biodegradabili e compostabili. Ne dà annuncio lo stesso retailer spiegando che si tratta di un "risultato di sostenibilità raggiunto grazie all'impegno e alla capacità d'innovazione che ci porta a integrare le nostre strategie di sostenibilità alle scelte quotidiane di business". Il tutto accompagnato dallo slogan "Le nostre confezioni fruttano all'ambiente" con relativa grafica che mostra una mela stilizzata e delle confezioni di ortaggi. 



"Abbiamo scelto imballaggi innovativi: i componenti delle confezioni, dalla pellicola alle confezioni sono conferibili nell'umido e solo quote residuali nella raccolta differenziata", puntualizza Esselunga, che si è impegnata a rendere il 100% del packaging a Mdd riciclabili, compostabili o in materiale riciclato entro il 2025, anno in cui tra l'altro i fornitori dovranno aderire a un Codice di condotta con svolgimento di audit campione per verificarne il campione. 

Il reparto frutta e verdura è stato oggetto di vari interventi già nel corso del 2019 con l’introduzione del film termosaldato compostabile e delle etichette compostabili per il confezionamento delle vaschette in cartoncino. Ma la principale rivoluzione ha coinvolto appunto gli ortofrutticoli biologici a marchio proprio, con il progetto “Esselunga FeVBio: obiettivo ZeroPlastica” nato dall’esigenza di ricercare un confezionamento realizzato con imballaggi sempre più green.



L’azienda ha deciso di procedere verso una strategia plastic-free con una comunicazione diretta sul packaging riguardante lo smaltimento di ogni singolo imballo. Lo studio di questo progetto, iniziato nel 2017, si è concluso due anni orsono con l’inizio della conversione nel nuovo packaging che si completerà in questo 2020. 

Una trasformazione concretizzata attraverso un avvicendamento totale dei materiali utilizzati, ricercando sul mercato soluzioni che puntassero al basso impatto ambientale e a un utilizzo maggiore di risorse rinnovabili. A ciò si aggiunge la ricerca della massima efficienza dei processi produttivi lavorando sulla riduzione degli scarti e puntando a mantenere livelli soddisfacenti di produttività delle macchine di confezionamento.



I benefici del progetto sono relativi sia alla raccolta differenziata - è possibile conferire tutto in un'unica frazione, quella dell’umido oppure in alternativa per i materiali a base di fibra di cellulosa nella raccolta della carta - sia alla quantità di plastica complessiva risparmiata, stimata in 137 tonnellate ogni anno.

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