Puglia, lavoro agricolo vietato nei pomeriggi roventi

Dopo la morte di un bracciante ecco l'ordinanza del presidente della Regione, Michele Emiliano

Puglia, lavoro agricolo vietato nei pomeriggi roventi
Nei pomeriggi roventi niente lavoro nei campi. Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha emanato sabato scorso un’ordinanza per tutelare i lavoratori del settore agricolo nelle giornate particolarmente calde e assolate. "La tragedia di Camara Fantamadi, che ci ha addolorato moltissimo, richiedeva una risposta immediata. È la prima volta che una ordinanza del genere viene adottata sul territorio di una intera regione italiana", ha spiegato il governatore.

Camara Fantamadi, lo ricordiamo, era un bracciante 27enne, originario del Mali, che nel Brindisino, la settimana scorsa, è morto dopo una giornata di lavoro sotto il sole cocente. Un malore, mentre stava tornando a casa in bici, che non gli ha lasciato scampo.

L’ordinanza avente ad oggetto “Attività lavorativa nel settore agricolo in condizioni di esposizione prolungata al Sole - ordinanza contingibile ed urgente per motivi di igiene e sanità pubblica”, dispone il divieto di "lavoro in condizioni di esposizione prolungata al sole, dalle ore 12:30 alle ore 16:00 con fino al 31 agosto 2021, sull’intero territorio regionale nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, limitatamente ai soli giorni in cui la mappa del rischio indicata sul sito www.worklimate.it/scelta-mappa/sole-attivita-fisica-alta/ riferita a: lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa ore 12:00, segnali un livello di rischio alto".



La consultazione della mappa e l'individuazione dei comuni compresi o meno nel livello di rischio alto ha già fatto sollevare alcune perplessità tra gli imprenditori agricoli. Il provvedimento ricalca quella che già da qualche anno è in vigore nel Comune di Nardò (Lecce), dove il sindaco Pippi Mellone invita tutti ad adottare l'ordinanza anti-caldo che vieta il lavoro nei campi durante l'estate nelle ore più calde della giornata - tra le 12:30 e le 16 - per tutelare i braccianti agricoli. Ai ministri del Lavoro, delle Politiche Agricole e della Salute - Andrea Orlando, Stefano Patuanelli e Roberto Speranza - ai presidenti di Anci (Antonio Decaro), Regione Puglia (Michele Emiliano) e Inail (Franco Bettoni) il primo cittadino di Nardò chiede l'estensione del divieto a tutte le zone più esposte al caldo, come il Salento. Invierà quindi loro il testo dell'ordinanza che quest'anno, per la prima volta, è legata al progetto Worklimate di Inail e Cnr. Il sindaco salentino propone anche "un sistema di allarme e intervento rapido per i giorni ad altissimo rischio, in modo da poter scongiurare, per quanto possibile, il ripetersi di simili tragedie".

"Non lasciamo che la morte di Paola Clemente, Abdullah Mohamed, Camara Fantamadi, Antonio Valente, Carlo Staiani e di chissà quanti uomini e donne prima di loro, siano state vane", ha scritto il sindaco Mellone ricordando diverse vittime di ieri e di oggi.

Tornando all'ordinanza di Emiliano, in tanti sottolineano che questa è dedicata solo ai lavoratori agricoli, ma ci sono tante altre categorie costrette a lavorare nelle ore più calde, dai muratori ai carpentieri, passando per chi fa buchettaggio con il materiale promozionale.

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