Tornano le angurie a 1 centesimo il chilo

Eurospin fa scuola. Iniziativa di Pam Retail Pro a fronte di una spesa minima di 25 euro

Tornano le angurie a 1 centesimo il chilo
Eurospin fa scuola. L'anguria a 1 centesimo al chilo, in questa calda estate 2021, la troviamo sui volantini dei punti vendita Pam del Gruppo Retail Pro, presente con una sessantina di negozi tra Campania, Puglia, Lazio, Molise e Abruzzo. Nei supermercati e superstore dell'insegna, l'iniziativa si configura come "un'operazione a premio con contributo", come è specificato nel volantino: a fronte di una spesa di almeno 25 euro il consumatore può acquistare un'anguria intera italiana di prima categoria al prezzo di 0,01 euro al chilogrammo. La proposta, che si inserisce tra le offerte di "Fresco al Costo", è valida fino al 29 luglio.

E anche quest'anno la distribuzione moderna sforna un'offerta destinata a far discutere: si colloca in un momento dove il mercato delle angurie è piuttosto saturo, questo va detto, ma il tema è quello del valore che si trasmette al consumatore. L'iniziativa è stata pubblicizzata dall'insegna, anche nelle località turistiche dove sono presenti i punti vendita: qui sotto, ad esempio, riportiamo la cartellonistica promozionale che si può vedere sulle strade di Termoli.



Il rischio, con promozioni di questo tipo, è di svilire un prodotto che nel percepito del consumatore sconta già un valore basso. E' un messaggio pericoloso per tutta l'ortofrutta, lo stesso discorso per l'uva da tavola a 0,99 al chilo proposta da Eurospin. Su questa promo, oltre all'analisi del presidente della Commissione italiana uva da tavola (clicca qui per leggere il nostro approfondimento), interviene anche la Coldiretti.

"È inaccettabile la speculazione in atto sui prezzi dell’uva da tavola che non coprono neanche i costi di produzione, in forte aumento anche a causa del maltempo, quando in Puglia non è neppure ancora entrata nel vivo la raccolta". E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Puglia, Savino Muraglia. “E’ una vergogna che a campagna non ancora partita si assista a tentativi di deprimere i prezzi di mercato dell’uva da tavola che quest’anno, complice la siccità, è di qualità straordinaria, con un grado zuccherino elevato. Serve una ulteriore stretta sui controlli e l’approvazione della legge contro le pratiche sleali fortemente voluta da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione, già costrette a subire l’aumento di costi di produzione dovuti al maltempo con gelate, nubifragi e grandinate e alla difficile ripresa dopo l’anno del Covid”.

“All’assessore regionale all’agricoltura Pentassuglia e allo Sviluppo Economico Delli Noci chiediamo di convocare al più presto un tavolo di filiera prima che la campagna di raccolta dell’uva da tavola entri nel vivo – dice il presidente Muraglia - per evitare quanto già accaduto durante la campagna delle ciliegie, rilanciare il settore e tutelare il reddito dei nostri produttori, ponendo immediatamente fine a tali comportamenti scorretti”.

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