Eataly cresce a doppia cifra e punta la Cina

Ieri la presentazione del bilancio consolidato 2017. «In Borsa l'anno prossimo». Dati e progetti

Eataly cresce a doppia cifra e punta la Cina
Dopo un 2017 decisamente positivo, Eataly “vola alto” e punta a superare i 700 milioni di euro di ricavi nel 2020. E’ quanto emerso ieri a Milano in occasione della presentazione del primo bilancio consolidato del gruppo, che l’anno scorso ha fatturato 465 milioni di euro, con una crescita del 20% sull’anno precedente. Buoni anche i primi tre mesi del 2018, con un progresso "allineato": +19,6%. In Italia il progresso degli scorsi dodici mesi è stato del 7%, mentre negli Stati Uniti del 48%, grazie anche all’apporto dei nuovi negozi. Nel 2017 i “locali” Eataly hanno avuto 33 milioni di visitatori, con 30mila pasti serviti ogni giorno. Il presidente esecutivo Andrea Guerra ha confermato l’intenzione di sbarcare in Borsa nel 2019 (probabilmente con il 30% del capitale) e spiegato che sono in corso contatti per individuare un partner cinese con cui fare breccia nel Paese asiatico: sarà molto probabilmente un investitore industriale, la decisione è imminente. 

Nel 2017 il margine operativo lordo (Ebitda adjusted) ha raggiunto i 25 milioni di euro, in forte ascesa rispetto al 2016, con un risultato positivo in tutti i principali Paesi di presenza grazie anche all'aumento del margine industriale passato dal 52% al 55% quale conseguenza del lavoro svolto sia sui punti vendita che sugli acquisti centrali. Numeri che hanno permesso di investire 25 milioni di euro nell'apertura di ulteriori negozi (sei le aperture negli ultimi 15 mesi), ridimensionando nel contempo l'indebitamento netto, ora a 51 milioni di euro



Tra gli eventi più importanti, l’apertura del primo negozio sulla costa ovest degli Stati Uniti, a Los Angeles, e l’"avventura” di Fico Eataly World, inaugurato a novembre a Bologna “che - è stato detto - ha già raggiunto un milione di visitatori”. Nei prossimi mesi il Gruppo inaugurerà a Las Vegas, Parigi, Toronto, Verona ed Emirati Arabi e conta di porre le basi per mettere la propria insegna a San Francisco, Silicon Valley, Washington Dc, Miami, Madrid, LisbonaFirmato inoltre un primo contratto per l’apertura nel 2020 di uno store a Londra. 

Lo scorso anno, è stato ricordato ieri, è stato sottoscritto un aumento di capitale di 20 milioni di euro che consente un ulteriore rafforzamento patrimoniale del gruppo. Le prospettive sono incoraggianti: “In media cresceremo del 17% ogni anno: nel 2017 vogliamo chiudere a 535 milioni per arrivare a 575 nel 2019 e a 690-720 nel 2020”, ha concluso Guerra.

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