Fragole, in Albania aumentano le superfici dedicate

L'Italia è un possibile mercato di esportazione

Fragole, in Albania aumentano le superfici dedicate

L’Albania sta investendo in fragolicoltura. A dimostrarlo sono le superfici dedicate a questo frutto, in crescita di anno in anno e attualmente pari a 200 ettari. A riportare la notizia è la testata Fruitnet.com, che specifica come a generare lo sviluppo del mercato fragole sia stata in primis la forte domanda interna. E ora le produzioni sono cresciute a tal punto che mirano anche a nuove destinazioni per l'esportazione, tra cui il mercato italiano.

La coltura è favorita nel Paese da un clima mite, anche grazie alla particolare posizione geografica, ma le fragole restano una coltura relativamente nuova in Albania. Le coltivazioni per ora si concentrano nel distretto di Fier (dove sono investiti 160 ettari di produzione) e Lushnja e il raccolto medio annuo arriva a 10 mila tonnellate per una stagione dalla durata trimestrale. A favorire lo sviluppo della coltura è stata sicuramente l’introduzione delle serre: la Camarosa è la principale varietà prodotta, in minori volumi anche la Albion, Sabrina, Fortuna, Splendor e altre.
Facendo un focus sull’attuale stagione, gli agricoltori parlano di un raccolto eccezionale favorito da ottime condizioni climatiche. Inoltre, le tecniche di lotta integrata, consentono di raggiungere elevati livelli di qualità, nel rispetto della legislazione europea.

L’Albania ha iniziato ad esportare fragole solo nel 2014 verso alcuni mercati dell’Unione Europea. In precedenza la maggior parte della domanda interna (90%) era invece soddisfatta dalle importazioni. Le esportazioni si concentrano nei Balcani e in Europa: Kosovo, Macedonia del Nord, Serbia, Bulgaria e recentemente anche in Italia, Polonia, Croazia e Germania.
Nel 2022 sono state esportate 2.562 tonnellate di fragole per un valore di 4,1 milioni di dollari. (am) 

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