Op Esperidio, si tirano le somme della stagione agrumicola

L’agronomo Leocata: «Si procede con le varietà tardive Tarocco Sant’Alfio e Meli»

Op Esperidio, si tirano le somme della stagione agrumicola

Siamo a fine aprile e, ovviamente, per il settore agrumicolo è arrivato il momento di tirare le somme. Anche per Op Esperidio (clicca qui per approfondire), organizzazione di produttori siciliani specializzata sulle arance, si fa un bilancio prima di iniziare con le varietà tardive. Come hanno raccontato dall’Op a IFN, la stagione è iniziata a novembre con la commercializzazione delle arance a polpa bionda (Navel), mentre a dicembre c’è stato il debutto delle varietà a polpa rossa, come il Tarocco, per poi proseguire con il Moro e il Sanguinello.

Una stagione agrumicola iniziata con ritardo, poiché le condizioni climatiche non avevano favorito la piena maturazione dei frutti. Condizioni inconsuete per un prodotto come l’arancia siciliana, che necessita di specifiche condizioni climatiche al fine di sviluppare ed esprimere a pieno le sue proprietà organolettiche. 

Problematiche che ha approfondito direttamente in campo, Salvatore Leocata, responsabile tecnico di Op Esperidio. “Già dalla primavera dell’anno scorso abbiamo registrato fattori negativi che hanno compromesso l’andamento produttivo della stagione ancora in corso. I venti molto forti, quasi eccezionali, in fase di allegagione, hanno creato insidie a molti frutti con danni consistenti che si sono rilevati alla raccolta”.

Stagione critica sia per le temperature estreme ma soprattutto per la mancanza di pioggia nel periodo autunno-invernale. Il problema dell’approvvigionamento idrico è stata una piaga per l’intero areale. “Op Esperidio – precisa l’agronomo – grazie ad una precisa programmazione ha raggiunto l’autonomia idrica per non compromettere la qualità degli agrumi”. 

Varietà tardive
“Ormai siamo agli sgoccioli, tutte le varietà tradizionali sono state raccolte e adesso inizieremo con le più tardive: in particolare il Tarocco Sant’Alfio e il Tarocco Meli. Il Tarocco Sant’Alfio, nonostante il nostro impianto sia molto giovane, ha un’ottima produzione. Rappresenta la varietà più tardiva per quanto riguarda i vari cloni di tarocco. Viene apprezzata per la sua elevata consistenza, come spesso avviene nelle arance tardive, mentre il colore è più tenue ma spicca la serbevolezza, il gusto e la ricchezza in succo. Una varietà che si presta molto bene alla frigoconservazione e permette di allungare il calendario di commercializzazione”, conclude l’agronomo.