Attualità
Un melone senza sorprese
Il gialletto siciliano è una garanzia che dura nel tempo: ecco perché
Croccantezza, dolcezza, conservabilità e un colore che è un marchio di fabbrica. Il melone gialletto siciliano si contraddistingue per queste peculiarità, caratteristiche che mantiene nel tempo. Il gialletto, infatti, si conserva molto bene a temperatura ambiente: al contrario degli altri meloni - che sono frutti climaterici - non produce però etilene e così è possibile raccoglierlo al top della maturazione e avere un prodotto stabile qualitativamente.
I primi stacchi di gialletto sono iniziati in questi giorni e sarà disponibile fino a ottobre inoltrato: impropriamente è conosciuto anche come melone d'inverno, perché si può trovare il prodotto siciliano anche nei mesi più freddi grazie alla sua straordinaria conservabilità. La dolcezza estiva, è proprio il caso di dirlo, dura a lungo.
Furono però i greci a portare i meloni gialli in Sicilia e già nel IV secolo a.C. lo storico Diodoro Siculo li citava tra i prodotti dell’isola e in particolare della zona tra Trapani e Palermo. Oggi i territori più vocati al gialletto sono gli areali tra Paceco, Pachino, Palma di Montechiaro e Ramacca, dove opera la cooperativa agricola La Normanna, tra gli specialisti di questo frutto.
I primi stacchi di gialletto sono iniziati in questi giorni e sarà disponibile fino a ottobre inoltrato: impropriamente è conosciuto anche come melone d'inverno, perché si può trovare il prodotto siciliano anche nei mesi più freddi grazie alla sua straordinaria conservabilità. La dolcezza estiva, è proprio il caso di dirlo, dura a lungo.
Un melone che fa panorama
Le distese di gialletto sono un classico della Sicilia. Chi mette piede per la prima volta sull'isola rischia di scambiare i campi di questo melone con zucche lasciate al sole... Invece è uno dei frutti più identitari della tradizione ortofrutticola siciliana. Un frutto che però arriva da lontano: le origini del melone gialletto si perdono nei secoli, affondano le radici in Asia, si trovano tracce nell'antico Egitto dove era considerato simbolo di fertilità e abbondanza per la sua forma e per la quantità di semi che contiene.Furono però i greci a portare i meloni gialli in Sicilia e già nel IV secolo a.C. lo storico Diodoro Siculo li citava tra i prodotti dell’isola e in particolare della zona tra Trapani e Palermo. Oggi i territori più vocati al gialletto sono gli areali tra Paceco, Pachino, Palma di Montechiaro e Ramacca, dove opera la cooperativa agricola La Normanna, tra gli specialisti di questo frutto.
Rugosità sinonimo di qualità
Inutile annusare un gialletto, non fa odore e solo una volta tagliato sprigionerà tutto il suo aroma. Farsi un'idea della qualità del melone prima di acquistarlo è però possibile, bisogna guardare attentamente la scorza. La sua rugosità, infatti, è indice di qualità: più è rugoso e più è buono.La polpa è color giallo pallido ed è dolce (tra i 14 e i 15 gradi Brix), succosa e profumata. Nel caso di varietà precoci potrebbe essere tendente al verde, ma ciò non significa che sia acerbo.
Proprietà del melone giallo
Il melone giallo è ricchissimo sostanze che fanno bene al nostro corpo. E' costituito per il 90% da acqua ed è adatto alle diete ipocaloriche, contiene solo 22 calorie ogni 100 grammi di prodotto e favorisce la diuresi. Buono l'apporto di vitamine e sali minerali come calcio, potassio, ferro e fosforo che rendono il gialletto un ottimo alleato del sistema cardio-circolatorio, immunitario e delle ossa. In più contiene beta-carotene per stimolare e rafforzare l’abbronzatura in vista dell’estate.
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