Ortofrutta, i dati Ismea della settimana 7: stabilità

Ortofrutta, i dati Ismea della settimana 7: stabilità
Il mercato, nella week 7 (9-15 febbraio), non ha mostrato variazioni di particolare rilievo per il comparto delle pomacee. Per le mele su toni pacati sono proseguiti gli scambi sul circuito interno mentre permane più fluido il collocamento della merce sul fronte estero. A ritmi regolari invece si sono svolte le contrattazioni per le pere i cui quantitativi hanno continuato ad incontrare una domanda soprattutto estera sufficientemente interessata. Relativamente al kiwi si registra una ripresa della domanda Europea per la minore pressione esercitata dal prodotto greco.

Mele da tavola: il mercato anche nella week 7 ha mostrato una generale stabilità. Si conferma più fluida la vendita del prodotto sui mercati esteri sempre alimentati da una discreta attività della domanda. Una situazione di generale calma invece si continua a rilevare sul fronte interno dove le contrattazioni concluse si sono proseguite a ritmi lenti ma costanti. I prezzi sulle differenti piazze monitorate hanno mostrato una generale stabilità. Solo sulla piazza di Bolzano un incremento dei listini è stato osservato per la Gala i cui quantitativi avviati sui mercati sono stati oggetto di una buona richiesta. Mentre una flessione delle quotazioni ha interessato la Granny Smith e Morgenduft. Inoltre prezzi in calo sono stati registrati negli areali veronesi a fronte dei minori quantitativi richiesti.

Pere da Tavola: in linea con quanto osservato nelle precedenti rilevazioni l'andamento del mercato per la pomacea in esame. Si conferma più fluida l'attività di scambio sul circuito estero a fronte di una domanda che ha continuato a manifestare un discreto interesse all'acquisto. Su toni più pacati invece si sono svolte le contrattazioni sui mercati interni dove una costante richiesta ha permesso alla merce di essere regolarmente ceduta. I prezzi sulle differenti piazze monitorate hanno evidenziato una generale stabilità. Solo sulla piazza di Verona i listini hanno mostrato una flessione a fronte di un prodotto che non sempre ha mostrato un adeguato profilo qualitativo in termini di conservabilità. Inoltre contrattazioni tese al ribasso sono state registrate anche per la Kaiser sulla piazza di Cuneo.

Actinidia: nella week 7 il mercato è risultato caratterizzato da una generale stabilità delle quotazioni. Sotto il profilo commerciale a ritmi regolari sono proseguite le contrattazioni sul circuito interno a fronte di una costante attività della domanda. Sul fronte estero una migliore attività di scambio è stata registrata sui mercati Europei dove la minore presenza di prodotto greco ha reso più agevole il collocamento della merce nazionale.

Per gli ortaggi, l'ultima rilevazione è stata caratterizzata da una sostanziale stabilità nel mercato delle principali specie ortive di pieno campo, solamente i prezzi medi all'origine dei carciofi e dei radicchi hanno evidenziato dei rialzi significativi. Tra gli ortaggi in serra, quotazioni in ulteriore calo per peperoni, pomodori e melanzane, listini in ripresa per i cetrioli.

Ortaggi a foglia: il mercato delle lattughe non ha evidenziato grandi variazioni sotto il profilo degli scambi e delle quotazioni rispetto alla precedente rilevazione. Per quanto riguarda le indivie, un minor interesse da parte della domanda è stato all'origine del calo dei listini sulla piazza di Latina. Prezzi in rialzo in Puglia (diminuzione dell'offerta), quotazioni stabili in Campania e nel Metapontino. In Veneto, i listini del radicchio tondo hanno registrato un rialzo in gran parte delle piazze di riferimento, prezzi confermati per il prodotto veronese, conclusa la campagna di commercializzazione del tipo lungo a Brondolo. Infine, il mercato degli spinaci è stato caratterizzato da dinamiche differenti nei vari areali produttivi. In particolare le quotazioni medie sono risultate in ripresa a Cesena, mentre nel napoletano un'offerta superiore alla domanda ha causato una flessione dei listini.
 
Carote: sulla piazza di Avezzano le quotazioni medie delle carote non hanno subito sostanziali variazioni, sebbene la domanda sia risultata meno attiva in quanto più orientata verso il prodotto novello proveniente da altri areali di coltivazione. Anche a Fiumicino e a Ferrara le contrattazioni si sono concluse sulla base di prezzi stabili.
 
Cavolfiori: nella seconda rilevazione del mese di febbraio il mercato dei cavoli è stato caratterizzato da andamenti differenti. Nel dettaglio in Puglia, nel Metapontino e a Salerno un aumento della richiesta al consumo, unitamente ad una riduzione delle disponibilità, hanno determinato un rialzo dei prezzi. Di contro, sulle piazze di Napoli e Latina le quotazioni medie dei cavolfiori hanno evidenziato una lieve flessione.
 
Carciofi: in anticipo rispetto allo scorso anno sono iniziate le operazioni di raccolta del carciofo romanesco negli areali vocati campani e laziali. Nelle piazze già monitorate le uniche variazioni sono state la flessione dei listini del tipo spinoso sardo scambiato a Sassari, da ascrivere ad un aumento dell'offerta ed il lieve rialzo dei prezzi registrato in Sicilia (per una diminuzione delle disponibilità provocata dalle basse temperature).
 
Finocchi: negli areali produttivi pugliesi, una riduzione dei quantitativi raccolti ed immessi nel circuito commerciale ha provocato un rialzo delle quotazioni medie dei finocchi. Listini in calo sulla piazza di Latina e nel Metapontino, a causa di una contrazione della richiesta da parte del mercato, prezzi confermati per il prodotto di origine campana.
 
Patate: poche variazioni nel comparto delle patate, almeno per quanto riguarda l'andamento delle quotazioni; solamente sulle piazze di Verona e di Cesena i listini hanno evidenziato un lievissimo arretramento. Gli operatori del settore segnalano problemi di ordine qualitativo sul prodotto in giacenza, determinati dalle abbondanti precipitazioni verificatesi durante il periodo della raccolta. Su base annua il prezzo medio all'origine risulta in calo del 40%.
 
Ortive a frutto in serra: sulla piazza siciliana di Vittoria si conferma il trend negativo delle quotazioni di pomodori, peperoni e melanzane, da ascrivere ad una debole intonazione della domanda. Andamento diametralmente opposto per i listini di zucchine e cetrioli, grazie ad un aumento della richiesta al consumo. A Latina, prezzi in calo per tutte le tipologie di zucchine a causa di un incremento dell'offerta, quotazioni in ripresa per i cetrioli.

Fonte: Ismea Servizi