Pomodoro: Marinda in Aldi, Hathor in Carrefour [REPORTAGE]

Tutti i dettagli del nostro tour tra i maggiori produttori di Pachino

Pomodoro: Marinda in Aldi, Hathor in Carrefour [REPORTAGE]
In occasione del press tour rivolto ai buyer e giornalisti nelle terre del pomodori di Pachino, la redazione di Italiafruit News è potuta entrare nelle strutture di importanti aziende della filiera locale del pomodoro, per scoprire da vicino tutti gli aspetti produttivi e commerciali così come le novità relative ai programmi d'investimento per il futuro.

La prima visita della delegazione di operatori ha riguardato i vivai di Pachino dell'Ecofaber, azienda attiva nella coltivazione di piante innestate e di piantine da orto sia per l'uso professionale che hobbistico (brand "Piante e Passione"). I vivai si sviluppano su una superficie serricola complessiva di circa 4 ettari, per una produzione annua di 50 milioni di piantine (pomodori, melanzane, angurie, meloni, cetrioli, peperoni, ecc.), di cui circa 12 milioni di piante innestate che vengono distribuite in tutta Italia.


La visita all'Ecofaber, una delle tre aziende vivaistiche del comprensorio pachinese dove i produttori di pomodori acquistano le piantine


Luca Lombardo, responsabile dei vivai Ecofaber di Pachino. L'azienda possiede altri 2,5 ettari di vivai a Modica

Il tour è proseguito verso gli impianti delle quattro società – in ordine temporale, G.S.G. Sipione, OP Faro, azienda Terre di Capo Passero, Fortunato Production – che hanno appena dato luce a PACHI.ITA, la nuova realtà commerciale creata appositamente per spingere l'esportazione di pomodori di alta qualità, non solo a marchio Igp (clicca qui per consultare la nostra notizia di ieri). Le quattro aziende cominceranno a mettere a valore il loro know-how nel settore pomodoro condividendo obiettivi, modalità di lavoro e clientela estera: un passo in avanti davvero rivoluzionario per l'area di riferimento.

Presso l'azienda agricola G.S.G. Sipione sono state visitate le serre e le strutture di lavorazione, focalizzando l'attenzione sui ciliegini di Pachino Igp. Ha destato inoltre un interesse particolare la presentazione della varietà Ipparino, un pomodoro mini-plum prodotto tutto l'anno che ha grandi potenzialità di esportazione, per via del fatto che può essere conservato fino a 20 giorni senza vedere alterate le proprie caratteristiche organolettiche (buon grado brix e buon contenuto di succo e di sostanza secca).


Confezioni di ciliegino di Pachino Igp pronte per essere distribuite


Joe Fortunato della Fortunato Production, azienda che ha organizzato il press tour, mostra agli operatori il pomodoro Ipparino all'interno dello stabilimento G.S.G. Sipione

Il ciliegino Hathor è stato invece il grande protagonista della visita agli impianti serricoli dell'OP Faro. Con questa nuova varietà si sta lavorando intensamente con la GDO (Carrefour in particolare) ed il Mercato internazionale di Rungis, motivo per cui le aziende socie di PACH.ITA hanno già pianificato per i prossimi anni importanti investimenti per aumentarne le superfici produttive e commercializzarlo in esclusiva.


Hathor, un ciliegino dall'ottimo sapore sempre più richiesto

La tappa successiva presso l'azienda Terre di Capo Passero ha messo in grande evidenza l'unicità del gusto (croccante al palato) e dell'aspetto di Marinda, che gli operatori locali chiamano "il pomodoro con il baffo" poiché presenta una intensa sfumatura verde vicino al peduncolo. Adatto sia per il consumo a crudo che per l'impiego nei sughi (quando raggiunge una colorazione completamente rossa), questo pomodoro Costoluto di Pachino Igp raggiunge qualità organolettiche straordinarie nei due mesi di marzo e aprile, ma si può comunque consumare durante tutto l'anno. Gli organizzatori, tra l'altro, hanno segnalato di aver da poco concluso con successo un test commerciale di Marinda con la catena tedesca Aldi.


Il "baffo" di Marinda: la pezzatura ideale è pari a 60 grammi. Ne suggeriamo l'utilizzo come ingrediente di una fresca Caprese


Marinda in tutto il suo fascino: un pomodoro resistente e croccante

Infine, la delegazione ha raggiunto l'impianto di lavorazione e confezionamento della Fortunato Production che, recentemente, è stato ampliato con nuove linee e tecnologie di ultima generazione per il controllo della qualità dei pomodori, in modo da soddisfare al meglio le sempre più numerose richieste dei clienti internazionali, provenienti in particolare da Germania, Nord Europa, Regno Unito, Belgio e Francia. Il gruppo Fortunato raggiunge un fatturato di circa 10 milioni di euro all'anno con la vendita di pomodori, albicocche, uve, agrumi, angurie, meloni, melograno, fico d'India e diverse tipologie di verdure, posizionandosi sul mercato come un partner affidabile ed in forte crescita.


Una linea di confezionamento della Fortunato Production 


Linea di datterino a marchio del distributore prodotto dal Gruppo Fortunato

Nella foto di apertura: un'area dello stabilimento del Gruppo Fortunato

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