Pesche: Spagna e Francia vincono a mani basse la gara dei prezzi in Germania

L'organizzazione iberica e la qualità francese sgominano l'eccessiva offerta italiana: i dati

Pesche: Spagna e Francia vincono a mani basse la gara dei prezzi in Germania
Come ogni anno, la campagna commerciale pesche e nettarine presenta i caratteri del film thriller se va bene, ma solitamente si finisce per vedere un film horror. Quest'anno siamo ancora al thriller, in quanto si sono susseguiti "solo" colpi di scena in successione e non si sa ancora come andrà a finire. Si è passati infatti da un inizio giugno scoppiettante, grazie alle alte temperature ed un'offerta ancora limitata dai diversi areali di produzione, ad un fine giugno che ha visto il capovolgersi della situazione, ovvero basse temperature, aumento dell'offerta e prezzi al minimo. Inizio luglio, con il caldo afoso, dovrebbe portare un rialzo delle quotazioni: vedremo se manterrà le aspettative.

L'Italia si smarrisce dopo un buon avvio

Tuttavia le anomalie non sono apparse solo sul mercato interno, ma anche all'estero, e ce ne possiamo rendere conto analizzando i dati dal report settimanale sui prezzi dei mercati all'ingrosso divulgato dal Ble, l'Ufficio Federale tedesco per l'Alimentazione e l'Agricoltura. In data 11 giugno sul nostro portale è stato pubblicato un articolo "Germania: buon avvio per la frutta estiva italiana" dove si evidenziava come nei Mercati all'ingrosso tedeschi il prodotto italiano fosse secondo solo alla Francia, battendo invece la Spagna in termini di quotazioni.
L'ultima settimana però ha visto un'inversione di tendenza come si può leggere dal report redatto dal Ministero tedesco: "La Spagna domina lo scenario con distacco sull'Italia. Quest'ultima ha aumentato notevolmente l'offerta in poco tempo".

Francia e Spagna hanno un altro passo!

Alle parole decise seguono i fatti: nei principali Mercati all'ingrosso tedeschi a parità di calibro, le pesche e nettarine spagnole spuntano dai 20 ai 30 cent in più di media; la Francia invece esportando solo prodotto di alta qualità ottiene le quotazioni più alte (mediamente 1 euro in più).




Nelle foto quotazioni per pesche e nettarine a pasta gialla rilevata nei principali mercati all'ingrosso tedeschi

A cosa è dovuto questo stravolgimento che ha intaccato il valore del prodotto italiano e non di quello spagnolo? Difficile dare una risposta, ma leggendo la nota del ministero tedesco, sembra proprio che l'Italia abbia aumentato repentinamente l'offerta, con i diversi areali di produzione entrati in competizione fra loro causando un abbassamento generale delle quotazioni. Invece, la Spagna, con un prodotto non troppo dissimile dal nostro, garantisce volumi e costanza di qualità grazie ad un'organizzazione efficiente, e quindi, nonostante l'offerta sia aumentata spunta prezzi migliori; la Francia dal canto suo, ha ridotto notevolmente le produzioni, puntando su un prodotto di alta gamma concentrato in poche OP, raggiungendo quotazioni interessanti.

Le strategie nazionali pagano

A conti fatti, Francia e Spagna, hanno perseguito due strategie che hanno come comune denominatore la concentrazione dell'offerta e stanno dando risultati interessanti soprattutto in esportazione. L'Italia? Nel Belpaese ci si lamenta dell'embargo russo, del clima, dei consumi, ed ognuno va per conto suo. Anche in questo caso, i risultati (negativi) si vedono.

Illustrazione a cura di Davide Locatelli, art director

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