Falso San Marzano da Tesco

La denuncia durante la manifestazione della Coldiretti a Napoli

Falso San Marzano da Tesco
Mini "San Marzano Tomatoes" prodotti in Spagna e venduti in Inghilterra da Tesco all'interno di confezioni da 270 grammi con etichetta "Tesco Finest". La scoperta è stata fatta dalla task force contro i tarocchi della Coldiretti, che ieri mattina a Napoli ha esposto le confezioni incriminate – che riportavano la scritta "molto profumato con una ricca polpa soda rinomato come il perfetto pomodoro da sugo" – nel corso della mobilitazione di migliaia di agricoltori italiani scesi in piazza con i trattori a difesa della dieta mediterranea e del made in Italy.

Secondo il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, "siamo di fronte a un nuovo tentativo di omologare al ribasso le produzioni, mentre il futuro dell'agricoltura italiana ed europea dipende dalla capacità di promuovere e tutelare le distintività territoriali che sono la chiave del successo del made in Italy. Oggi, in campo agroalimentare, il richiamo all'Italia è sinonimo di qualità, ma troppo spesso anche di inganno sui mercati mondiali".

Questo caso, infatti, è un evidente sfruttamento dell'immagine conquistata dal vero pomodoro San Marzano nel mondo. Per Coldiretti, quindi, "serve un'azione incisiva dell'Unione europea per consentire ai consumatori di compiere scelte di acquisto consapevoli, poiché chi sceglie San Marzano in Europa e nel mondo è convinto di acquistare un prodotto italiano e non si possono tollerare inganni dei consumatori, ma neanche la concorrenza sleale nei confronti dei produttori dell'unico San Marzano dell'agro Sarnese Nocerino Dop, impegnati nel rispettare rigidi disciplinari di produzioni".

Con una nota l'europarlamentare Paolo De Castro ha sostenuto l'iniziativa dell'associazione ricordando però che "molti dei nostri prodotti sono oggi tutelati grazie alle norme che siamo riusciti a far approvare in Europa". Tra queste la clausola "ex officio" contenuta nel Pacchetto Qualità approvato nel 2012 dall'Ue: "Da quando questa norma è in vigore – ha sottolineato De Castro – e grazie ad accordi specifici del ministero delle politiche agricole con alcuni rivenditori su internet, sono stati oltre 600 i casi di tutela del made in Italy sollevati sia all'estero che sul web. L'Ue tutela le Dop e l'Italia sta costruendo un suo metodo che ne fa l'apripista della lotta alle frodi sulle denominazioni".

Durante la manifestazione, la Coldiretti ha anche presentato la "Black list dei cibi più contaminati", redatta sulla base delle analisi condotte dall'Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa) nel rapporto 2015 sui residui dei fitosanitari in Europa. Tra i prodotti meno sicuri ci sono i broccoli della Cina, il prezzemolo del Vietnam, il basilico dell'India, le melagrane, le arance e le fragole dall'Egitto, il peperoncino della Thailandia, i piselli del Kenia, la menta del Marocco e i cocomeri della Repubblica Dominicana.

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