Ttip, acque sempre più agitate

La Francia si sfila dopo il dossier Greenpeace. Sabato manifestazione a Roma. Mipaaf: è una chance

Ttip, acque sempre più agitate
Acque agitate per il Ttip: il trattato di libero scambio tra Usa e Ue, da sempre oggetto di perplessità e robusti dubbi al di qua dell’Oceano, è finito al centro di un caso dopo che Greenpeace Olanda ha ottenuto alcuni documenti riservati diffondendoli sul web. Gli Stati Uniti in sostanza, premerebbero per ridimensionare le norme che garantiscono i consumatori nel settore alimentare chiedendo liberalizzazioni inconciliabili con la cultura e la natura europea. 

Perentorio Jorgo Riss, direttore di Greenpeace Europa: "è una corsa verso l'abisso in tema di standard ambientali, di tutela dei consumatori, di protezione della salute". Obama, convinto sostenitore dell’accordo, preme e sostiene che il suo Paese debba tirare le fila, ma la Francia ha fatto ieri un lungo passo indietro:  “Non siamo per un libero scambio senza regole”,  ha detto il premier francese Hollande, annunciando lo stop ai negoziati.  

Più cauta la posizione ufficiale italiana: il viceministro del Mipaaf Andrea Olivero lunedì ha gettato acqua sul fuoco “tirando un sospiro di sollievo dopo le rassicurazioni della Commissaria al Commercio UE, Cecilia Malmstrom, che ha parlato di malintesi e precisato che il testo messo sotto accusa da Greenpeace non è l’accordo definitivo ma solo “l’insieme delle posizioni dei due lati negoziali”. “Noi - ha aggiunto Olivero - restiamo convinti, insieme al ministro delle Politiche Agricole Martina, che il Ttip sia un’opportunità da cogliere più che una fonte di problema. Naturalmente continueremo in questa trattativa a chiedere sempre di più all’Europa una particolare tutela delle nostre indicazioni geografiche”.
 
Ma la minoranza del Pd e i 5 Stelle, tra gli altri, non ci stanno e promettono battaglia in Parlamento: “Non accettiamo lezioni da un Paese che basa il suo sostentamento sul consumismo a scapito degli altri, Obama si può tenere il suo Ttip”, il commento su facebook di Filippo Gallinella, membro della Commissione Agricoltura della Camera. 

Preoccupate le organizzazioni agricole, decisamente critica Confeuro ("le parole di rassicurazione della Commissione sono vuote"), mentre sabato 7 maggio a Roma si terrà una manifestazione contro l’approvazione del Partenariato: il corteo partira da piazza della Repubblica e nella capitale ci saranno circa 250 associazioni, sindacati e Organizzazioni non governative (Ong) che hanno aderito alla Campagna Stop Ttip Italia. I manifestanti proseguiranno fino a piazza del Popolo, dove ci sarà il presidio.

Sullo sfondo della vicenda, ancora una volta, l'incapacità europea di esprimere una posizione comune e condivisa.