Il freddo congela la crisi dei Mercati

Da Milano a Vittoria il calo di temperature non spinge consumi e prezzi

Il freddo congela la crisi dei Mercati
Il freddo intenso di questi giorni non migliora il quadro nei Mercati all'ingrosso italiani dove la situazione, in termini di vendite e prezzi, resta sconfortante. "Il crollo delle temperature - osserva il grossista Salvatore Musso - non ha stimolato le vendite all'Ortomercato di Milano e l'avvio di settimana non può certo essere definito positivo, anzi: il freddo polare ha tenuto lontano parecchi clienti". Ora bisogna vedere cosa succederà nei prossimi giorni e settimane: "Nostri referente ci dicono che in molte aree produttive le gelate hanno compromesso varie colture, è il caso dei carciofi in Sardegna e delle drupacee già in fiore in Puglia e Basilicata. Resta da capire se e come ciò influenzerà volumi e listini nei prossimi giorni".



In Toscana la nuova chiusura di bar e ristoranti incide non poco sulle vendite: "Il calo delle temperature non è servito a rilanciare le vendite e, complice il passaggio da zona gialla ad arancione la situazione è ulteriormente peggiorata", dice il grossista fiorentino Aurelio Baccini. "Oggi (ieri per chi legge ndr) sono diminuiti gli arrivi di zucchine con il fiore, mentre quelle scure, che invece sono disponibili, non si vendono...  Dal pomodoro alle insalate, dalle pomacee agli agrumi, tutto procede al rallentatore, le vendite sono piatte, anche se i prezzi, pur non esaltanti, tengono le posizioni". 



"Lo stop all'Horeca rappresenta un ulteriore ostacolo e ci preoccupa", aggiunge Baccini. "Lo scorso anno in questo stesso periodo c'era una diffusa carenza di materia prima e i prezzi erano più alti di ora dopo di che il lockdown iniziato il 9 marzo aveva mantenuto e in certi casi spinto le quotazioni. Dubito fortemente che quest'anno ci saranno fiammate...". 


Mercato italiano sotto la neve, in una foto di archivio

Anche in Sicilia l'arrivo del freddo non ha migliorato le cose, soprattutto per il pomodoro: "Tutta la merce rossa è al di sotto della media - afferma dal Mercato di Vittoria il rappresentante dei grossisti e commissionari Giorgio Puccia - il Grappolo viaggia tra i  40 e i 90 centesimi il chilo, il Piccadilly si colloca tra i 50 a 90, il Costoluto verde è la tipologia che risente più di tutte delle limitazioni dell'Horeca e si vende davvero poco.  Come se non bastasse il Tomato brown rugose fruit virus sta facendo danni importanti e mette a repentaglio l'intero comparto".

Hanno invece parzialmente beneficiato dell'abbassamento delle temperature le zucchine, i cui listini sono lievitati da 70 centesimi a un euro e le melanzane, da 50 centesimi a 1 euro. "Ma non basta per far quadrare i conti - commenta Puccia - si vende con il contagocce, siamo fermi e non ci sono prospettive di miglioramento. Il bilancio, oggi, è fortemente negativo".

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