Agricoltura, perso quasi un miliardo per i cambiamenti climatici

Calo produttivo medio dell’1,5% secondo il rapporto Censis-Confcooperative

Agricoltura, perso quasi un miliardo per i cambiamenti climatici

E’ l’agricoltura è il settore più colpito dalle conseguenze dei cambiamenti climatici: solo nel 2022 l’andamento dell’economia agricola italiana ha registrato un calo della produzione dell’1,5%, pari a circa 900 milioni di euro
E’ quanto emerso oggi dal Focus Censis Confcooperative “Disastri e climate change conto salato per l’Italia” che certifica come negli ultimi 40 anni 1/3 del valore dei danni provocati da eventi estremi nella Ue sia stato “pagato” dall’Italia. E, nel contesto italiano, a farne le spese sia stato soprattutto il settore primario.

Buona parte del risultato negativo, si legge nel focus, è da imputare alla diffusa siccità e alla carenza di precipitazioni, tanto che il 2022 è considerato per l’Italia l’anno più caldo di sempre, nonchè quello meno piovoso dal 1961, con una temperatura media che ha superato di 0,58 gradi centigradi il precedente record assoluto del 2018 e di 1,0 grado centigrado il valore del precedente anno 2021, secondo il rapporto annuale “Clima in Italia nel 2022” di Ispra e Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente.
Quasi tutte le tipologie di coltivazioni hanno subito un duro contraccolpo: la produzione di legumi ha visto un calo del 17,5%, l’olio di oliva del 14,6%, i cereali del 13,2%. In flessione anche ortaggi (-3,2%), piante industriali (-1,4%) e vino (-0,8%). Il comparto zootecnico ha subito una riduzione della produzione pari allo 0,6%.

Dal punto di vista territoriale, la flessione del volume di produzione ha avuto una maggiore incidenza nel Nord Ovest (-3,5%) e nel Sud (-3,0%), mentre al Centro non si è registrata alcuna variazione. Se si guarda al valore aggiunto, la tendenza negativa appare particolarmente evidente nel nord Ovest con un -7,6%. Al Sud il valore aggiunto si riduce del 2,9%. (am)

Fonte: Askanews.it