Conad Nord Ovest: MDD, premium e prodotti del territorio i fattori di sviluppo

Nel primo bimestre volumi in crescita del 2,3%

Conad Nord Ovest: MDD, premium e prodotti del territorio i fattori di sviluppo

Continuano le nostre interviste periodiche con le principali catene della Gdo per analizzare ruolo e strategie sul reparto ortofrutta. Per l'appuntamento di marzo abbiamo coinvolto Conad Nord Ovest, dando voce a Paolo Mondini, Responsabile Reparto Ortofrutta / Piante&Fiori e Category Agrumi e Fabio Chesi, Group Category Verdure e Category IV/V gamma e frutta e legumi secchi (da sinistra nella nella foto di apertura). 

Bendi - Come sono andate nel 2023 le vendite a totale negozio e nel reparto ortofrutta? Il bimestre gennaio-febbraio che elementi ha messo in evidenza?
Chesi - Il 2023 si è concluso con un andamento delle vendite positivo, che ha visto un incremento del 7,5% a totale negozio (a rete costante) e un +6,5% del reparto ortofrutta a valore. Tuttavia, abbiamo registrato un calo complessivo dei volumi del settore ortofrutticolo del 1,5%. Il bimestre gennaio-febbraio 2024, invece, ha registrato un’inversione del trend a volume, con una crescita del 2,3% rispetto al pari periodo 2023. A livello di prezzi medi, abbiamo chiuso il 2023 con un’inflazione del reparto ortofrutta all’8%, con alcune categorie particolarmente colpite, quali patate (+31%) e uva (+26%).

Bendi - Come stanno procedendo le campagne delle categorie autunno-invernali, come agrumi, mele, kiwi e banane?
Mondini - Registriamo un trend a volume positivo sulla maggior parte della frutta di stagione, a eccezione delle arance e delle pere; il trend a valore positivo è ovviamente influenzato ancora dall’inflazione.
Nello specifico, per i kiwi quest’anno viene registrata carenza di pezzatura piccola per confezioni come cestini e vassoi, favorendo - al contrario - la presenza sul mercato di prodotto con calibri superiori; di conseguenza abbiamo limitato alcune attività promozionali sui cestini, con prezzi comunque superiori rispetto alle precedenti stagioni. In ogni caso, viene garantita una buona qualità e tenuta del prodotto. In alcune regioni (Lazio, Piemonte ed Emilia), valorizziamo le produzioni locali comunicando al Cliente l’origine a Km0 e la sostenibilità alle aziende del territorio.
Venendo alle mele, la campagna è positiva, con un incremento a volume di qualche punto percentuale da inizio campagna 2023/2024, trend confermato anche nel primo bimestre 2024. 
Per le banane abbiamo registrato un incremento a volume a doppia cifra nel 2023 (+11%), con una conferma della crescita anche a gennaio-febbraio 2024 (+15%). 
Tema agrumi: sulle arance, in particolare per la produzione siciliana del Tarocco, quest’anno la campagna registra la carenza di calibri grandi per la vendita del prodotto sfuso, con una presenza maggiore di pezzature piccole che, per alcuni areali, hanno riguardato anche il 50% del totale raccolto. La causa è da associare alle alte temperature invernali che non hanno favorito uno sviluppo adeguato del prodotto sulla pianta.
In generale, però, registriamo una buona qualità da inizio campagna su tutta la categoria arance, ma la flessione a volume registrata è probabilmente da legare a un inverno con temperature miti che hanno, in parte, influenzato le scelte dei consumatori, facendoli propendere per altri frutti. Confermiamo una buona qualità anche sulla categoria clementine, con un incremento di vendite a volume (+10%) rispetto alla passata stagione. La campagna dei limoni risulta in linea con le precedenti stagioni, con i volumi che sono pressoché invariati.

Bendi - Nelle fragole che risultati state registrando? A cosa attribuite le performance?
Chesi - La stagione è partita positivamente, con un incremento importante delle vendite a volume, favorite da una buona tenuta del prodotto che aiuta i passaggi lungo tutta la filiera, dalla raccolta alla tavola. Stiamo registrando un interesse sempre più significativo sui prodotti premium della categoria; tale dato conferma la propensione da parte del consumatore di prediligere l'alta qualità rispetto al primo prezzo. Infatti, i prezzi attualmente medio/alti registrati sul mercato non stanno scoraggiando l’acquisto dei nostri Clienti. Siamo al lavoro insieme ai produttori per individuare areali e varietà che possano migliorare ulteriormente la qualità percepita (anche sacrificando la resa della pianta a favore di una migliore qualità).

Bendi - Ci sono categorie/specie che hanno avuto uno sviluppo particolarmente positivo o particolarmente negativo?
Mondini - come accennato, rileviamo numeri positivi soprattutto sulle categorie mele e banane, probabilmente favorite da un prezzo medio più vantaggioso e accessibile da parte del consumatore rispetto ad altre categorie maggiormente colpite dall’inflazione. Nelle mele, negli ultimi anni stiamo riscontrando un risultato soddisfacente anche grazie ad un assortimento completo, che integra le referenze a MDD (Conad Percorso Qualità e Sapori e dintorni), con i prodotti del territorio (in particolare della Toscana e Piemonte) e con lo sviluppo delle nuove varietà di mele club.
Oltre alle arance, di cui abbiamo parlato precedentemente, si conferma un trend particolarmente negativo - anche per questa stagione e sempre per campagne magre dal punto di vista produttivo - sui volumi delle pere, con prezzi alti e un’inflazione superiore al 35%. (am)

Conad Nord Ovest in dettaglio
Conad Nord Ovest è una delle maggiori imprese italiane della distribuzione associata, con un giro di affari di 5 miliardi di euro. I territori in cui opera con 371 soci imprenditori e 18 mila addetti sono Valle d’Aosta, con quota di mercato del 23,4%, Piemonte, con quota di mercato al 5,4%, Liguria, con quota di mercato al 10,6%, Provincia di Mantova, Emilia (province di Modena, Bologna e Ferrara) con quota di mercato al 12,7%, Toscana, con quota di mercato al 15,4%, Lazio (province di Roma, Viterbo) con quota di mercato al 26,6% (assieme a Pac2000) e Sardegna, con quota di mercato al 19,8%. Conad Nord Ovest conta 589 punti di vendita, in cui sono presenti tutti gli attuali format. 

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