«Macfrut, la programmazione fa la differenza»

Con il presidente Renzo Piraccini individuiamo i punti di forza della manifestazione cesenate

«Macfrut, la programmazione fa la differenza»

Se a livello internazionale le fiere tendono ormai ad assomigliarsi per contenuti, Macfrut (in programma al Rimini Expo Centre dall’8 al 10 maggio 2024) ha fatto della sua unicità il cavallo di battaglia. Una peculiarità che non si manifesta solo dal punto di vista della comunicazione ma anche dalle possibilità concrete, pensate per tutti gli operatori del settore e garantite grazie ad una minuziosa pianificazione. Ne abbiamo parlato con Renzo Piraccini, presidente della fiera.

“In vista della 41esima edizione del Macfrut, rimarchiamo con orgoglio l’unicità della nostra fiera, che è difficilmente replicabile – spiega Piraccini – Come dico sempre siamo una fiera di filiera, a cui partecipa tutta la catena verticale del settore ortofrutta. Accanto a questo discorso della filiera, abbiamo inserito negli anni il tema della conoscenza, tramite saloni altamente specializzati che oggi sono circa una decina: Agrivoltaico realizzato in partnership con KEY – The Energy Transition Expo, Spezie ed erbe aromatiche, Biosolution, Acqua campus, Red Planet, Plant Nursery, Innovation hub for healthy food, Area dinamica con campo prova. Aggiungo uno speciale focus su un prodotto, quest’anno dedicato all’uva da tavola, con il Table Grape Symposium, che richiama ricercatori e produttori da tutto il mondo".
“Alla nostra fiera partecipano gli imprenditori che hanno bisogno di contatti commerciali ma anche di conoscere le novità utili a risolvere i problemi di produzioni o, ancora, le tendenze del packaging e le possibilità dell’agrivoltaico – continua il presidente della fiera – per questo rappresentiamo un’attrattiva unica per le medie aziende e si spiega così il nostro successo verso i Paesi in via di sviluppo”.

Oltre alla formazione, il carattere distintivo del Macfrut è rappresentato dalla piattaforma networking b2b, appositamente creata dalla fiera, in cui sarà possibile programmare gli appuntamenti: “Sarà disponibile dai primi giorni di aprile e si tratta di uno strumento innovativo di cui nessun’altra fiera attualmente dispone: permette di entrare in contatto con gli espositori e i 1.500 buyer che hanno confermato la propria presenza” dice Piraccini.

Nell’ottica della diversità della fiera rientrano anche le videolezioni di Macfrut Academy: “Una volta al mese offriamo ai nostri partner l’opportunità di comunicare le loro novità sempre in ottica di filiera con un format smart dal taglio tecnico-scientifico: finora lo abbiamo fatto per la filiera pataticola, per quella di mango e avocado e per le ciliegie cilene”.

Macfrut continua a puntare sull’internazionalizzazione, percorso già avviato da tempo e ‘coltivato’ anche con le missioni estere prima della fiera. “Quest’anno parteciperanno 400 espositori africani, un numero che era inimmaginabile fino a due anni fa – specifica il presidente della fiera – e anche se vengono a Rimini per vendere i loro prodotti, finiscono per acquistare in maniera decisamente superiore i nostri prodotti e tecnologie. Da segnalare che parteciperanno anche 37 imprese dal Mali, Paese che nei primi anni arrivava a massimo una decina di aziende”.
E continua: “Ultimamente abbiamo presentato la nostra fiera anche ai mercati generali spagnoli, che rappresentano un’opportunità straordinaria per tutti quei produttori di altissimo livello che non devono allocare grandi volumi. Inoltre, sono tre anni che abbiamo scommesso sulla Penisola Arabica e quest’anno avremo centinaia di buyer da quell’area che sono interessati alle mele, kiwi e uva da tavola. Aggiungo un focus sull’India con i 50 buyer che arrivano da quella zona. Non dimentichiamoci che la posizione italiana, così vicina al canale di Suez, è strategica sia verso l’est Europa che verso la penisola arabica: non appena si normalizzerà la situazione di crisi internazionale, l’export tenderà sicuramente ad aumentare”.

Crescono anche le superfici espositive, che quest’anno sono aumentate del 20%. Segno di un’attrattività a cui contribuisce anche il contesto romagnolo: “Da noi è ancora possibile trovare camere a prezzi accessibili mentre non si può dire la stessa cosa di altre fiere internazionali, dove i costi sono più alti del 30-40% - sottolinea il presidente - Inoltre quest’anno è stato riconosciuto il valore della fiera tramite un’implementazione della proposta logistica: ci sarà un aumento dei collegamenti con Frecciarossa da Bologna e da Bari. Un ottimo segnale, considerato che la Puglia è la nostra regione partner con l’uva da tavola che è il prodotto simbolo di questa edizione”.

La vera chiave di crescita del Macfrut è la programmazione: “La capacità di attrarre va programmata nei minimi dettagli, solo questo fa la differenza – illustra Piraccini - Proprio per questo alla presentazione ufficiale della fiera, inseriremo sulla nostra piattaforma Macfrut Digital una videolezione dedicata a tutti i contenuti dei saloni: si tratterà di interventi di tre minuti per ogni referente scientifico”.

E conclude: “Crediamo che il Macfrut abbia un potenziale con ulteriori margini di crescita, tanto che abbiamo in programma un progetto di sviluppo ulteriore”.

Appuntamento a mercoledì 10 aprile con la presentazione di tutte le novità di Macfrut nella conferenza stampa di presentazione a Roma a Ice Agenzia con la possibilità di seguire l’evento in collegamento. 

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