Il Canada riapre le frontiere all'uva italiana

Suglia (Apeo): «Aziende dinamiche e lungimiranti»

Il Canada riapre le frontiere all'uva italiana
L'uva da tavola made in Italy torna in Canada. Si è dunque conclusa positivamente la trattativa, avviata poco più di un anno fa, per riprendere le esportazioni bloccate dal 2010.

"Il merito - dice a Italiafruit News Giacomo Suglia, presidente di Apeo Associazione pugliese degli esportatori ortofrutticoli - è delle imprese che hanno contribuito economicamente all'iniziativa, ospitando, lo scorso ottobre, il responsabile del servizio fitosanitario canadese e due funzionari ministeriali. Le aziende hanno potuto contare sulla collaborazione del ministero delle Politiche agricole, delle Regioni di Puglia e Sicilia e organizzare così al meglio sia le visite in campo, che i sopralluoghi nelle strutture di confezionamento di Basilicata, Puglia e Sicilia".

E proprio le valutazioni positive degli ispettori fitosanitari canadesi stanno alla base di questo importante risultato. A breve, dunque, i viticoltori interessati a esportare le proprie uve in Canada potranno avviare le operazioni necessarie.

"Con l'embargo russo che continua a pesare sul nostro export e, ora, anche con l'incognita Regno Unito, per via della Brexit, la riapertura del mercato canadese è una soddisfazione - aggiunge Suglia - Le aziende italiane hanno dato prova di essere dinamiche e lungimiranti, speriamo possano essere di stimolo per altre iniziative simili e anche per le istituzioni".

Le aziende produttrici e promotrici dell'iniziativa sono l'Organizzazione di produttori lucana Assofruit Italia, le pugliesi Agricoper, Agrigal, Coniglio dr. Nicola, Di Donna Trade, Azienda Dino Lamanna, Di Palma Donato e figli, Ermes di Giacomo Suglia e f.lli, Frutta Italia di Vito Montalbò, Giuliano, Nava, Peviani, Pignataro dr. Franco e le siciliane Azienda Novello Salvatore e Consorzio di tutela uva da tavola di Mazzarrone. 

Copyright 2016 Italiafruit News