Ilip, al Macfrut l’evoluzione del termosaldato

Le confezioni per l’uva da tavola confermano il trend

Ilip, al Macfrut l’evoluzione del termosaldato

In che direzione sta andando la ricerca sul packaging? Ne abbiamo parlato con Ilip, azienda leader del settore, che parteciperà al Macfrut (Padiglione B3 allo stand 115) in veste di Gold sponsor del Table Grape Symposium.
Con Alberto Montanari, Sales Manager Italia per l’azienda (nella foto di apertura), abbiamo individuato le richieste del mercato, il percorso della ricerca e gli orizzonti futuri.

Il percorso del termosaldato
Partiamo proprio dal Macfrut, dove l’azienda ha deciso di sponsorizzare il Table Grape Symposium, dedicato a un frutto dalle grandi potenzialità. “Grazie alle nuove varietà, ha visto aumentare tantissimo il suo appeal e oggi ci sono numeri interessanti da valutare – spiega Montanari a IFN – In particolare, per noi produttori di packaging, l’incremento della proposta di seedless ha permesso di coniare nuove e diverse soluzioni”.
Tra queste spicca il termosaldato: “Fin da subito abbiamo creduto negli imballaggi termosaldabili, che presentano numerosi vantaggi rispetto a quelli confezionabili con il coperchio tradizionale, soprattutto grazie alla logica di presentazione. La tendenza del termosaldato era nata per i prodotti soft come i piccoli frutti e le fragole e adesso viene confermata dall’uva da tavola”.
A conferma del successo del confezionamento con termosaldatura, il team R&D di Ilip prevede bordi termosaldabili per i prodotti attualmente in sviluppo e ha rivisto quelli di numerose cestelle che già compongono la gamma.
“I risultati sono stati eclatanti – commenta Montanari - in particolare è la confezione da 500 grammi B40 (184x117x85 mm) sul plateau 40x60 a fare i numeri migliori. Mentre la confezione B31 (142x182x120 mm) per 8 pezzi nel plateau 40x60 è stata una delle prime cestelle che ci ha permesso di diventare leader di questo segmento. Se questi due prodotti continuano ad essere articoli di punta, continueremo a proporli in varie forme e proposte”.
Oltre ad un vantaggio in termini estetici, anche per quanto riguarda la personalizzazione, il termosaldato permette inoltre di ridurre l’uso di materiale grazie al top film che è molto più leggero rispetto ad un coperchio tradizionale.

Ilip Life+

Focus sui materiali: R-Pet, Mater-Bi e Pla
L’osservatorio di Ilip conferma la tendenza in atto nel mondo del packaging, ovvero il trend positivo del materiale R-Pet. L’azienda, in questi ultimi anni, ha creduto molto nel R-Pet, nella virtuosità di un materiale che nasce rigenerato ed è in grado di rispondere alle principali richieste del mercato per un pack: ovvero protezione, conservazione e igiene. 
“Continua a crescere la domanda di packaging sostenibili realizzati con materiali riciclati e circolari come l’R-Pet – sottolinea il sales manager – e Ilip è tra le poche aziende in Europa ad aver integrato verticalmente il riciclo di imballaggi in PET post consumo nel proprio processo produttivo, fin dal 2012. Inoltre, nel nostro impianto di riciclo, sfruttiamo il processo virtuoso del tray-to-tray per riciclare vassoi e cestini per realizzarne dei nuovi.
Da anni Ilip produce i suoi packaging utilizzando sempre meno materiali vergini e sempre più materiali riciclati, come l’R-PET, o derivati da risorse rinnovabili, come le bioplastiche: è il caso del Pla o del Mater-Bi compostabili e biodegradabili. “Già dal 2002 li utilizziamo per stoviglie monouso e imballaggi per ortofrutta, ma si pone obbligatoriamente un discorso di costi, che sono maggiori rispetto ai materiali più ‘classici’ e di performance – dice Montanari - anche se il nuovo regolamento europeo sugli imballaggi probabilmente darà un’accelerazione a questo tipo di prodotto”.
E continua: “È ovvio che esiste una segmentazione di prodotto e, anche in funzione delle applicazioni, ci sono clienti più orientati ad un packaging alternativo ma, a oggi, la maggior parte sceglie ancora l’R-Pet, considerato che si tratta della soluzione non solo più economica, ma anche più performante. Noi, forti della nostra esperienza, confermiamo comunque la nostra disponibilità a ragionare su diverse tipologie di materiali in funzione delle esigenze del cliente”.

B31N H80 R-PET

Le 3 R di Ilip (ridurre, riciclare, risorse rinnovabili)
Sulla sostenibilità ambientale, l’azienda ha una visione olistica, ovvero il principio che le risorse vanno ridotte e riciclate di pari passo. Montanari illustra la filiera sostenibile dell’azienda, in grado di “trattare 60 mila tonnellate di Pet post consumo in un sistema chiuso, di queste 20 mila tonnellate sono destinate al processo tray-to-tray. Quindi l’intero controllo della catena del valore dell’ R-Pet ci permette di garantire l’origine del polimero utilizzato: da quando il materiale arriva per riciclo fino a quando viene trasformato rispettando quindi le stringenti normative europee in materia”.
Allo stesso tempo, continua la ricerca lato innovazione, in primis dei materiali ma anche contro lo spreco alimentare: “Le soluzioni tipo Life+ bioActive che svolge una funzione antimicrobica e antiossidante tale da prolungare la shelf-life della frutta fresca confezionata fino a 48 ore in più rispetto a un packaging equivalente non attivo, sono un esempio importante per trovare una soluzione e prolungare la shelf life del prodotto confezionato: questo pack riduce lo spreco alimentare, un tema importante che purtroppo sta un po’ sfuggendo dai radar”.
“Dal 2012 siamo membri di Save Food – conclude Montanari – il progetto ideato da Messe Düsseldorf e FAO per affrontare il tema dello spreco alimentare, in cui l’imballaggio riveste un ruolo fondamentale”. (am)

B40 r-PET_eco

In vista del Macfrut, l’azienda presenterà diverse novità come i progetti Closed Loop T2T R-Pet® ed EcoDesign Reduce; oltre ai prodotti Sprint, EzySplit e il B40 Air Wave in R-PET 100% riciclabile (clicca qui per approfondire).