Frutta secca, l'inatteso ribaltone

Il prodotto con guscio guadagna terreno nei primi sei mesi del 2020

Frutta secca, l'inatteso ribaltone
Un primo semestre con aumenti a doppia cifra: un periodo da incorniciare per i legumi secchi - durante il lockdown hanno conosciuto un vero e proprio boom - e la frutta secca: complessivamente la crescita da gennaio a giugno è stata dell'11% a valore e del 15% a volume.

I legumi secchi, come anticipato, sono stati decisamente favoriti dalle restrizioni per contrastare il Covid-19, con un aumento dei volumi venduti in Gdo del 33% e una crescita a valore del 27%. Ma anche la frutta secca ed essiccata non scherza: +8% a valore e +9% a volume.



Inquadrati i numeri generali della categoria, scendiamo più nel dettaglio e analizziamo le preferenze d'acquisto dei consumatori. E qui arrivano le sorprese. Uno degli aspetti più singolari emersi durante il periodo della pandemia, infatti, è il ribaltone tra l'ultimo semestre del 2019 e i primi sei mesi di quest'anno tra la frutta secca con guscio e quella senza guscio.

Lo scorso anno i trend erano chiari: praticamente per ogni tipologia di prodotto il guscio perdeva, lasciando spazio in maniera netta al senza guscio (a parte i pinoli, veduti solo sgusciati). Poi, nei primi sei mesi del 2020, cambia tutto: per arachidi, nocciole, noci e misto frutta secca trend positivi in maniera più forte del prodotto sgusciato.

Nel complesso, nelle vendite a valore dei sei mesi di fine 2019 (luglio-dicembre) la frutta secca con guscio perdeva 3 punti, mentre quella sgusciata ne guadagnava 8.
Tra gennaio e giungo 2020, invece, la sgusciata guadagna sempre (+10) ma comincia a riguadagnare anche quella con guscio ed in modo anche più intenso di quella senza (+13).



Il prodotto con un alto livello di servizio viene sempre premiato dal consumatore, ma c'è anche un ritorno a vecchie abitudini, si potrebbe fare un parallelismo con quello che è successo nel mondo delle insalate, con le referenze di IV Gamma. Con più tempo a disposizione, sgusciare la frutta secca è un ostacolo avvertito meno: la pandemia ha modificato le abitudini di acquisto, cambiamenti che potrebbero rimanere anche in futuro, impattando sui trend di vendita

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