Clementine, Eleuteri: altra stagione nera, ora si cambi

Stop alla campagna con un mese di anticipo, prezzi bassi. «Rinnovare per avere un futuro»

Clementine, Eleuteri: altra stagione nera, ora si cambi
“La stagione clementicola 2014-2015 volge al termine con almeno 30 giorni di anticipo, dopo circa quattro mesi di campagna caratterizzata da consumi e quotazioni in calo rispetto a quelli dell’anno scorso, a loro volta tutt’altro che soddisfacenti e peggiori di quelli della campagna precedente. Il fatto che siano ormai diversi anni che gli operatori clementicoli italiani finiscano le loro campagne “leccandosi le ferite” (quando va bene), rende ormai del tutto evidente che la clementicoltura italiana sia strutturalmente inadeguata ed incapace di affrontare in maniera vincente un mercato sempre più dominato dai nostri competitors spagnoli”. Marco Eleuteri (nella foto), direttore commerciale di Aop Armonia, leader tra le associazioni di organizzazione di produttori del Sud Italia, è tranchant: o il sistema produttivo e commerciale volta pagina, o per la clementina nazionale il futuro è segnato.

Urgono rinnovamento varietale e ampliamento del calendario

La priorità? Il rinnovamento varietale e la differenziazione: “Dobbiamo allargare il calendario di commercializzazione ampliando gamma e zone di produzione perché non è possibile dipendere ancora per un 80% da una sola varietà, la clementina Comune; ne è prudente concentrare la produzione in una sola zona in quanto aumenta il rischio di subire danni dovuti ad una meteorologia avversa, e riduce la possibilità di differenziare le maturazioni di frutti della stessa varietà”. 

“Per ciò che riguarda l’innovazione varietale - prosegue Eleuteri - dobbiamo credere nella ricerca italiana e sostenerla: non possiamo pensare di riappropriarci di quello spazio di mercato che oggi abbiamo perso, sia domestico che internazionale, semplicemente copiando quello che fanno i nostri maggiori concorrenti internazionali, diffondendo nel nostro Paese  nuove varietà agrumicole spagnole o marocchine, spesso ampiamente sfruttate in quegli stessi Paesi dove sono nate, prima di essere diffuse da noi. In questo modo potremmo forse recuperare qualche quota di mercato nel nostro Paese giocando appunto sull’effetto emozionale positivo che l’origine italiana della produzione ancora esercita sui nostri consumatori domestici, ma per (ri)conquistare degli spazi nei mercati più ricchi ed esigenti del centro-Nord Europa, questo non è sufficiente, serve qualcosa in più”. 


«Sostenere le cultivar promettenti e l'innovazione»

E allora? “La strategia di rilancio del settore potrebbe passare attraverso la diffusione tra gli agrumicoltori del nostro Paese di una gamma varietale di clementine nata dalla varietà Comune, gustativamente eccezionale, caratterizzata da una marcata identità italiana da poter “spendere” all’estero. Tra le novità più interessanti in questa direzione c’è ad esempio la Sz,  ancora identificata da una sigla: si tratta di una mutazione spontanea di clementina Comune individuata alcuni anni fa dall’agronomo calabrese Francesco Perri, con maturazione tra la fine di gennaio e la prima metà di febbraio, oggi in fase di risanamento, a mio avviso straordinaria e del tutto simile per gusto e forma alla varietà Comune”.  Insomma ci sono novità interessanti anche nel nostro Paese, prosegue Eleuteri: “dobbiamo solo crederci e sostenere chi cerca di fare innovazione tra mille difficoltà e tanta disillusione”.

Le gelate di fine dicembre hanno anticipato la fine della stagione

Per quanto riguarda la Aop Armonia, “le gelate del 30 e 31 dicembre scorso che hanno colpito tutto l’arco jonico hanno sia compromesso la qualità delle ultime clementine Comuni determinandone la fine anticipata della raccolta, sia danneggiato molti appezzamenti della varietà Hernadina,  normalmente in distribuzione fino ai primi di febbraio, causando una sensibile riduzione dei quantitativi che avevamo previsto raccogliere in gennaio, ed una conseguente forte riduzione dei volumi commercializzati in questo mese”.



Aop Armonia si salva con Premium DolceClementina 

“Nonostante questo indecoroso finale - dice ancora Eleuteri - chiuderemo la campagna agrumicola in corso con circa 6.500 tonnellate di clementine commercializzate, un incremento prossimo al 10% in volume e al 15% a valore, risultato ottenuto per lo più grazie all’aumento delle vendite  relative alla nostra linea Premium DolceClementina attraverso la quale abbiamo commercializzato 1.200 tonnellate di prodotto ed incrementato notevolmente la nostra quota export verso i mercati del centro-Nord Europa, pari a circa il 25% del totale”.

Aop Armonia sarà alla Fruit Logistica di Berlino al padiglione 4.2, stand C 04.


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